di Manuele Nasca
I rosa allenati da Stellone, nell’imminente turno del campionato di serie B, avranno tanti motivi per temere il prossimo avversario, il Lecce. I pugliesi, infatti, oltre ad avere una buona organizzazione di gioco che finora fanno di questa squadra la terza forza del campionato, vantano una tradizione e una storia non certo banale, un gioco armonioso di colori e un ambiente caldo che spesso rappresenta il 12° uomo in campo. Le origini di questa società, risalgono al lontano 1908,quando nacque il primo club cittadino con il nome “Unità Sportiva Lecce calcio” rimasto in vigore fino al 1923,per poi assumere il nominativo che noi tutti oggi conosciamo.
È la seconda squadra pugliese che vanta il maggior numero di partecipazioni nelle due massime serie professionistiche, nonché la 27° squadra in graduatoria tra le squadre italiane, secondo gli ordinamenti e le regole previste dalla FIGC.
I colori societari sono il rosso ed il giallo e, attualmente, le partite casalinghe vengono disputate nell’antico stadio “Via del Mare” costruito nel lontano 1966.
La storia, la tradizione e sopratutto l’esperienza del Lecce di calpestare i campi più importanti del panorama calcistico italiano, devono far riflettere noi tifosi e mister Stellone, che tuttavia sembra avere un’esperienza troppo grande per sottovalutare questa importante sfida. Una gara che può darci tante indicazioni e che può incanalare il Palermo sul binario giusto di una relativa continuità e solidità.
Per portare il bottino pieno a casa servirà una prestazione di qualità e di personalità, per aggirare gli ostacoli prodotti da un ambiente caldo e pieno di passione, verso il quale i tifosi palermitani potranno soltanto esprimere ammirazione, almeno per il momento, si spera.
Manuele Nasca
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