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“Rispetto per la città basta falsità”
Spesso gli striscioni hanno la grande capacità di sintetizzare in poche battute un pensiero complesso e articolato. E lo striscione apparso (e poi distrutto) allo stadio questa notte sintetizza perfettamente il pensiero diffuso e largamente condiviso dai tifosi rosanero che in queste ore stanno riempendo il web con migliaia di commenti ironici ed anche piccantini.
Ed è quasi un paradosso che nei loro comunicati sia Zamparini che Follieri si rivolgano entrambi ai tifosi per ringraziarli, per elogiarli e per chiarire. Ma chiarire cosa? Sarà praticamente impossibile arrivare ad una verità condivisa ed universale. Come spesso succede in un contenzioso, ognuno pensa di essere nel giusto. Ed anche questa vicenda finirà per essere metabolizzata lasciando voragini di dubbi e perplessità. Perché entrambi I comunicati scatenano domande e confusione.
Prendiamo per buono quello di Zamparini. Se devo vendere una casetta vecchia e malandata e l’acquirente all’inizio della trattativa mi porta un documento bancario falso, io scappo e con questo soggetto non voglio più averci a che fare. Figuriamoci se in ballo ci sono milioni di euro. Perché Zamparini ha continuato nella trattativa al punto di sperare di cedere la società a Follieri perché “ha un organigramma di grande valore“?
E andiamo al comunicato di Follieri. Se io devo comprare una villa con piscina a Capri ma il proprietario fa continuamente ostruzione, io mi defilo, non insisto.
Se per mesi e mesi hai a che fare con un soggetto il cui comportamento “non ritieni tollerabile …che ti ha ripetutamente messo in discussione la solidità del gruppo… che assieme ai suoi legali ha avuto un comportamento altalenante, incomprensibile e contraddittorio ….. un comportamento mortificante, perché insistere? Perché non defilarsi prima?
Sono queste le perplessità che irritano il tifoso palermitano.
Ci sarà dell’altro ed oggi potrebbe essere un’altra giornata bella calda.
Povero Palermo, con affetto
Carlo Cangemi
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