Ve lo ricordate? Michel Morganella, o Mek Mek, come soprannominato dai tifosi, è stato una delle colonne del Palermo in queste due ultime stagioni. Approda in Sicilia nel gennaio 2009 dal Basilea per poco più di un milione di euro: diventa così il il primo giocatore svizzero a vestire la maglia rosanero. In quella stagione totalizza soltanto 2 presenze in Serie A dalla panchina allora gestita da Walter Zenga, restando poi ai margini della rosa. Esordisce il 19 aprile contro il Bologna entrando al 73′ al posto di Moris Carrozzieri. Nelle due stagioni successive è in prestito al Novara, totalizzando 62 presenze ma senza trovare la rete. Torna in Sicilia e al Barbera segna contro la Ternana: è il suo primo gol in carriera, decisivo per la vittoria e per il primo posto in Serie B. Finisce la sua avventura in rosanero nel luglio 2018: 108 presenze e 2 reti.
Michel si è legato molto alla città e ai tifosi, nonostante le prestazioni discontinue. Di seguito le sue parole dopo l’addio, in un suo post sui social: “In un post non riuscirò a riassumere tutte le emozioni che ho vissuto qua a Palermo. Una città splendida, un tifo meraviglioso, gente per bene. Posso solo dire a tutti voi grazie di cuore per tutto, mi sento uno di voi e vi porterò sempre nel mio cuore”.
In estate, si allena con un preparatore personale mentre sfumano delle trattative con Cremonese e Brescia. A ottobre riesce a trovare la disponibilità dello Rapperswil-Jona, squadra di Challenge League, serie B svizzera. Debutta subito da titolare come terzino destro l’1 novembre nella sfida contro il Kriens, per gli ottavi di finale di Coppa Svizzera. Debutta in campionato tre giorni dopo, impiegato stavolta come esterno. Il giocatore svizzero ha dichiarato che questa è una nuova opportunità per rilanciarsi, per di più a tre ore da casa sua! Queste le sue parole al ritorno in patria: “E’ come se la mia carriera ripartisse da zero. Ho deciso di venire qui per ritrovare il ritmo giusto, dimostrare a tutti che Morganella è ancora vivo. Ce la metterò tutta. Ho tanta, tanta voglia di giocare a calcio, perchè questo sport è la mia vita”.
Gli ultimi mesi a Palermo era già guarito dall’infortunio ma scelse lui di non scendere in campo perchè una eventuale ricaduta, sarebbe stata un rischio per il proseguimento della sua carriera: “Ho 29 anni e sento di avere dentro di me ancora 5 anni di calcio a buoni livelli”.
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