Che Palermo fosse una città piena di creatività lo sapevamo ma che ci siano anche inventori è una piacevole sorpresa. Aprendo i giornali l’occhio cade su una dichiarazione odierna del patron: “Tutto quello che si dice in giro è inventato” ( Repubblica 20 novembre 2018). Ma cosa si dice in giro? Cos’è inventato? Che il closing sarà tra giovedì e venerdì? Che Ponte sarà presidente? Che Miccichè e Giammarva faranno parte del consiglio di amministrazione? Che il fondo è londinese? Che Zamparini resterà come consulente oppure che ci sarà realmente un closing? Cos’è inventato? Cos’è quel tutto? E da chi? Dai tifosi, dal web, dalla stampa? Chi si inventa le cose?
I tifosi per la verità un’idea se la sono fatta e la urlano sul web, unico mondo possibile dove protestare (oltre a disertare lo stadio).
Quando si dice parlar di corda in casa dell’impiccato.
Ammesso che qualcuno si inventi le cose, per favore faccia chiarezza. Perché la gente aspetta solo quella, da anni. In genere il bisogno stimola la fantasia e aguzza l’ingegno. Evidentemente se ci inventiamo le cose abbiamo un bisogno, una necessità. Ma non da ora, da quando ha iniziato a svuotarsi lo stadio.
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