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Speaker ufficiale del Palermo calcio, da quando aveva appena 17 anni, Caterina Bruno è stata per tantissimo tempo la voce amica del Renzo Barbera. In un mixer perfetto di professionalità e passione ha saputo regalare entusiasmo ed emozioni che i tifosi rosanero, ancora oggi, ricordano e rimpiangono. Non era difficile mettere amore nel suo lavoro, Caterina “tifosa più delle due curve messe insieme” non ha mai nascosto questa sua immensa passione. Oggi però le due curve del Barbera messe insieme non sono più un numero così elevato, qualcosa purtroppo negli anni si è spezzato:
“Probabilmente sono state le ultime vicende societarie ed il clima di incertezza che si è creato ad allontanare i tifosi – ha confermato Caterina Bruno ai nostri microfoni – anche se per me un vero tifoso non dovrebbe mai abbandonare la squadra. Ho iniziato giovanissima a lavorare al Barbera e ricordo che quando il Palermo era più povero economicamente lo stadio paradossalmente era più pieno, c’era più passione fra la gente. I giocatori venivano pagati pochissimo, ma c’era più senso di appartenenza, più unione fra i tifosi e la squadra.
Davvero tante le formazioni del Palermo che Caterina con la sua inconfondibile voce ha letto, tantissimi i nomi dei giocatori da lei scanditi e moltissime le partite viste, passate poi alla storia:
“In tutti questi anni ho vissuto emozioni straordinarie, indimenticabili – ha raccontato Caterina – ho visto davvero moltissime partite, ognuna con la sua storia. Quella che però mi rimarrà per sempre nel cuore è Palermo-Triestina. Dopo la gara mi sono sentita male, sono svenuta, non ho retto alla tensione accumulata. Tornare in Serie A dopo 32 anni è stato un sogno che ho vissuto da “privilegiata” . Ho raccontato una serata memorabile, che nessun tifoso rosanero dimenticherà mai. Nella mia carriera ho letto tanti nomi di giocatori, molti di loro hanno lasciato un ricordo importante, ma quello che su tutti mi ha regalato un’emozione in più ed indelebile è Fabrizio Miccoli, il suo calcio è stata pura poesia!”
Il ritorno di Stellone ha dato una svolta decisiva al campionato del Palermo, attualmente capolista solitario, la squadra tuttavia continua a giocare in uno stadio ancora semideserto:
“Secondo me non è giusto lasciare ancora soli questi ragazzi – ha affermato – non lo meritano, stanno giocando bene e come abbiamo fatto piangere nel passato per lo stadio pieno, penso che adesso facciamo ridere con questi spalti vuoti. Non si può accompagnare in serie A una squadra dando questa immagine desolante del Barbera. Forse non si è abbastanza tifosi e non c’è un vero senso di appartenenza.”
Tra poco è Natale, fra i doni da mettere sotto l’albero ce n’è qualcuno davvero speciale che Caterina Bruno spera proprio di trovare :
“Spero che al più presto si possano chiarire tutte le vicende legate alla società, che si possa tornare alla normalità e si possa ritrovare la serenità. Mi auguro anche che i tifosi tornino al più presto a riempire lo stadio, vorrei rivedere la bolgia del Barbera e una tifoseria nuovamente unita. Vorrei che tornasse quel senso di appartenenza di una volta, la vera passione e l’orgoglio di tifare per il nostro Palermo.”
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