«Il Palermo è con me ora subito i tre punti e ripartiamo forte »
Il tecnico: «La questione societaria non c’entra con la crisi. Battiamo il Foggia, io credo nella A»
«Non temo di essere esonerato se dovesse andar male il posticipo. Serve più cinismo
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
Vi ricordate la settimana scorsa, dopo la sconfitta con la Cremonese? Si diceva che mister Stellone fosse vicino all’esonero e già circolavano improbabili nomi di sostituti.
Il mondo del calcio, spesso anzi quasi sempre irriconoscente nei confronti dei suoi protagonisti ci regala spesso queste stranezze. A pagare è sempre l’allenatore che spesso funge da parafulmine nei confronti di responsabilità che sono sempre altrove e spesso societarie. Era in discussione dopo la gara con la Cremonese potrebbe diventarlo fortemente questa sera se la partita col Foggia non dovesse andare nel verso giusto.
Ma l’allenatore rosanero appare sicuro di se, sicuro che la squadra è con lui, che non gli rema contro, come in genere si sente dire quando una squadra perde più di una partita .
Il tecnico palermitano scommette sulla lealtà dei suoi giocatori e non teme nemmeno l’esonero anche in caso di risultato negativo. Ed una giustissima considerazione finale, la serie A conviene a tutti i giocatori. Per gli ingaggi, per il prestigio, per il curriculum.
“Sono sereno e consapevole di allenare una squadra forte, in una piazza importante. Sono convinto che il Palermo ce la farà, bisogna solo superare queste partite e recuperare tutti i giocatori.
Non temo l’esonero se la partita non dovesse andare bene. I ragazzi sono con me e questo mi basta per essere sereno. Foschi? È carico».
Tutte le vicende dell’ultimo mese sicuramente non hanno aiutato, ma non sono il motivo principale delle due sconfitte. Le ultime due partite non le abbiamo perse per i problemi societari,non creiamo alibi.
Ci compattiamo per vincere il campionato. Il prossimo anno si giocherebbe contro squadre come la Juventus, a tutti aumenterebbe il contratto ed è sempre importante non solo per il curriculum, ma per trovare spazio in squadre vincenti. È un motivo di orgoglio e prestigio.”
Ed anche ai giornalisti la serie A gioverebbe tantissimo, varrebbe la pena di aggiungere a chi crede il contrario.
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