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Raccontare Palermo-Brescia non è stato facile, il mio cuore rosanero era colmo di tanta emozione. Già dalla vigilia avevo vissuto un San Valentino davvero speciale in compagnia della mia grande amica e tifosa rosanero che da Firenze era arrivata già da martedì a Palermo per stare vicino alla squadra.
Antonella La Mendola, admin della pagina FB “Siamo solo Palermitani” e moderatrice del gruppo FB “Palermo in Rosa&Nero” ha voluto respirare, attimo per attimo come un frutto raro e prezioso, l’aria del Barbera, una full-immersione con i colori più belli del mondo. Ed io con lei, smettendo i panni di giornalista e rimettendomi addosso, con orgoglio, il mio abito rosanero, che mai potrò lasciare. Giornalista per amore, l’ho sempre detto e non mi vergogno, perché chi ama questa squadra non può che viverla intensamente. Non mi hanno mai abbattuta i pregiudizi di chi in me vedeva solo una tifosa, chi mi conosce bene sa che nonostante tutto sono sempre molto obiettiva e spesso nei miei articoli metto a tacere il cuore.
Ieri no, per la prima volta ho avuto qualche difficoltà. Con Antonella da giorni ci eravamo “ubriacate” di rosa e nero. Il giorno della conferenza di Roberto Stellone, lei mi aspettava giù nel piazzale dello stadio e quando, dopo l’allenamento, i giocatori cominciavano ad uscire, lei li ha quasi stalkerati, con la gioia infantile di una bimba che d’improvviso arriva nel paese dei balocchi, la stessa felicità irrefrenabile e contagiosa che aveva provato alla vigilia della gara entrando dentro il terreno di gioco del nostro Barbera per la prima volta nella sua vita.
Per chi non è tifoso è difficile capire quante emozioni regala la tua squadra del cuore, un rapporto d’amore eterno che niente e nessuno potrà mai rubare.
La sera della partita ci siamo ritrovati in tanti davanti il panificio di Tanino Vasari, il nostro amatissimo grande ex giocatore. Mi è sembrato di rivivere l’atmosfera calda ed appassionata della finale di Coppa Italia, quando in 40.000 ci ritrovammo a Roma. Katia Anello, Antonella La Mendola, Flavia Santoro, Marina Renda, Delia Romano, Gianfranco Borsellino, Luca Lima, Ivan Trigona, Marco Iona, Arianna Napoli, Tommaso Buttafoco, Lorenzo Marchese, Maria Serena Barcellona, Rosario Riina e tanti altri amici uniti in un abbraccio fraterno, a suggello di una passione che lega tutti i cuori rosanero e che mai deve dividerci. C’eravamo tutti, felici di esserci, col il cuore pieno di speranza.
Ma l’emozione più forte me l’ha data la “mia“ Curva Nord, che dalla postazione della tribuna stampa potevo ammirare in tutto il suo splendore: “Uniti compatti, Palermo combatti”. Non si può spiegare il tuffo al cuore che ho provato, avrei voluto essere lì in mezzo a loro a cantare per il mio Palermo. Prima della gara avevo incontrato la collega bresciana Erica Bariselli Maffignoli: “che vinca il migliore”, ci eravamo dette, ma sono certa che entrambe mentivamo.
Rivedere il “mio” stadio nuovamente una bolgia mi ha commossa, i cori, quel sostenere incessantemente con passione quei ragazzi che in campo stavano dando l’anima è stata fra le cose più belle di questa indimenticabile serata. Ho rivissuto momenti di un antico passato quando Bellusci sotto la curva incitava la sua gente. Il gol di Nestorovski ha mandato in delirio il Barbera ed ha rotto gli argini anche in tribuna stampa, un urlo liberatorio dopo 79 minuti di pura tensione. Purtroppo non è andata come speravamo, la dea bendata ha premiato il nostro amato ex capitano Eugenio Corini ed il Brescia ha agguantato in maniera molto fortunosa un ingiusto pareggio.
Ho vissuto la gara in trance, il ritorno dei veri tifosi rosanero allo stadio, nonostante si giocasse di venerdì, nonostante la gara venisse trasmessa in tv e nonostante giocasse in contemporanea la Juventus, mi ha riscaldato l’anima, facendomi ritrovare l’orgoglio di essere palermitana!
Voglio solo dire GRAZIE a tutti coloro che c’erano, a chi non c’era perché abita lontano ma con il cuore era allo stadio insieme a noi. Ed un grazie lo voglio rivolgere al Mister e ai suoi ragazzi. Vi vogliamo così, i palermitani amano e non dimenticano mai chi indossa con amore la nostra maglia rosanero, lo sanno Corini e Carrozzieri che da lontano seguiva la partita. Perché a noi non importa se si perde, si pareggia o si vince, ciò che è davvero importante per i tifosi rosanero è metterci l’anima, crederci sempre e non arrendersi mai.
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