Squadra decimata da squalifiche e infortuni. Tocca alle seconde linee, Stellone col 4-3-1-2.
Tre «canterani» dal via. Il senso di appartenenza di Pirrello, Mazzotta e Fiordilino può essere d’aiuto per i compagni.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Nel suo articolo Carlo Brandaleone ci presenta la partita di questa sera a Pescara dove per la prima volta saranno in campo tre siciliani, Pirrello Mazzotta e Fiordilino e l’augurio è che siano loro a trasmettere la giusta carica ad una squadra largamente rimaneggiata.
“…un po’ di sangue siciliano potrà solo far bene a una squadra che troppo spesso è venuta meno sul piano del carattere”.
Combattività e compattezza sono valori che dovranno essere ritrovati come nel girone di andata anche se, nonostante il Lecce abbia scavalcato i rosa in classifica, non è il momento di fasciarsi la testa perché ancora mancano diverse giornate alla fine e basta poco per ritrovare il sorriso.
Il Palermo giocherà contro un Pescara in difficoltà chi ha vinto soltanto tre partite nelle ultime cinque giornate, una squadra pronta a offendere più che a difendere.
Dunque, scrive Brandaleone, la gara sembra già scritta col Pescara in avanti e il Palermo pronto a colpire in contropiede.
Stellone torna al 4-3-1-2 ma, scrive il giornale, forse a 8 giornate dalla fine del campionato non è più il momento di parlare di schemi o moduli perché molto si gioca sul piano mentale “Non resta che stringere i denti, lottare alla morte su ogni palla e provare a strappare in ogni modo questa promozione a cui è affidata il futuro del club rosanero”.
.
Altre news
Palermo, attesa per Di Francesco: a Modena rientro da titolare?
VIDEO – Storie Rosanero, i bomber di un Palermo che fu: Calloni e De Rosa
Palermo, non è sempre colpa della sfortuna