Nel suo editoriale, sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola, Carlo Brandaleone non ha dubbi, dietro l’esonero di Stellone, lo stile è inconfondibile e che ci sia la mano di Zamparini è più di un sospetto.
Chi se non a Palermo ritiene l’allenatore sempre l’unico responsabile quando le cose vanno male?
Brandaleone tuttavia scrive che anche Stellone ci ha messo del suo, spesso difendendo giocatori che da mesi giocavano ben al di sotto della sufficienza, insistendo su un modulo che prevedeva 4 attaccanti e a volte anche cinque, giocando spesso con l’evidente disagio dei centrocampisti quando erano disposti solo con due mediani.
Stellone però paga anche colpe non sue, paga insufficienze strutturali della squadra che a gennaio non è stata potenziata come invece andava fatto.
Certamente Rossi porterà un po’ più di entusiasmo, scrive il giornale, si affiderà al suo 4-4-2 ma soprattutto dovrebbe far capire alla squadra che non è vero che ha qualcosa in più degli avversari.
In chiusura, scrive Brandaleone, Rossi ha già vinto la Serie B 3 volte con Lecce, Salernitana e Bologna ma “…ma questa potrebbe essere la sua impresa più importante. Perché non solo riporterebbe in A i rosa, ma ne eviterebbe il fallimento rilanciandosi nel calcio italiano. A patto che dica sì.”
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Caro Brancaleone, ché ci sia la mano di Zamparini o no, dell’esonero di Stellone, poco importa, si sarebbe dovuto fare prima, Stellone, secondo il mio parere, non ha mai saputo dare un gioco a questo Palermo, anche quando vinceva, aveva un gioco fatto di una infinità di passaggi con poca spesa e soprattutto lento e prevedibile. Speriamo di essere ancora in tempo, affinché si possa raggiungere la promozione, perché sempre secondo il mio parere, con Stellone, avremmo fatto la fine dello scorso anno.