La vicenda societaria: ancora non è avvenuto il trasferimento di quote azionarie del club.
Fabrizio Lucchesi sarà il nuovo diggì. Tifosi rosa chiari: «Discontinuità».
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
L’articolo di Paolo Vannini fa il punto sulla cessione societaria sollevando qualche perplessità rispetto alla definizione del trasferimento delle quote che ancora non è avvenuto ma è previsto per i prossimi giorni.
Non bisogna dare nulla per scontato, scrive il giornale, visto che gli scenari sono cambiati così tante volte come ad esempio l’accordo che sembrava definitivo con York Capital che la stessa De Angelis aveva anche elogiato: “non credo ci siano paragoni con altri potenziali acquirenti”.
Accordo saltato intorno al nodo Mepal, la società attenzionata dalla Procura di Palermo e che ha portato Zamparini agli arresti domiciliari.
È sceso in campo anche Oliva, top manager di York Capital ribadendo l’interesse per il Palermo ma senza la clausola Mepal, ritenuta rischiosa. Soltanto in quel momento è entrato in gioco Arkus Network. Tutte da scoprire le potenzialità del gruppo italiano che lavora nel campo del turismo e che fa capo a Walter Tuttolomondo, romano di origini siciliane che lunedì sera ha firmato l’accordo. Macaione, anch’egli palermitano, dovrebbe essere il futuro presidente.
Bisognerà rispettare tutta una serie di scadenze che Lega e Figc aspettano, a partire dalla ufficialità del passaggio delle azioni per poi procedere alle dovute verifiche sulla solvibilità dei nuovi acquirenti. Indicativamente entro il 6 maggio.
Per il ruolo di direttore generale si parla di Lucchesi che già nel 2002 diede una mano al Palermo di Sensi. Arkus, come direttrice amministrativa, vorrebbe confermare la De Angeli e stessa cosa con Rino Foschi che però ha rifiutato la proposta di rinnovo triennale.
Molto perplessi i tifosi come dimostrato da alcuni cori ieri al Barbera, che a gran voce chiedono che il vecchio nucleo si tiri fuori.
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