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Il prossimo ostacolo: l’A.S Cittadella, nata nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine

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Ed ecco quello che potrebbe essere, a meno della lotteria dei playoff, l’ultimo impedimento nella corsa alla serie A del Palermo (anche se purtroppo c’è sempre la spada di Damocle delle vicende societarie con cui fare i conti). 

L’Associazione Sportiva Cittadella nacque nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, l’Unione Sportiva Cittadellese e l’Olimpia Cittadella. La Cittadellese, fu fondata nel 1920, mentre l’Olimpia, nel 1948. La fusione fu fatta per far fronte ai debiti che entrambe le compagini avevano accumulato nell’ultimo periodo e che mettevano a rischio la loro stessa sopravvivenza. L’accordo fu siglato il 21 giugno 1973 e inizialmente la convivenza  fra i due ambienti non fu facile, a causa della natura dei due sodalizi. La Cittadellese, infatti, raccoglieva la maggior parte dei suoi tifosi tra le file di militanti e simpatizzanti comunisti, mentre l’Olimpia era invece di ispirazione cattolica Non per nulla era accesa la rivalità fra le due compagini.

Per tornare ai tempi più recenti nella stagione 2007/2008 ottiene la sua seconda promozione nella serie cadetta con in panchina Claudio Foscarini vincendo i play-off in maniera autoritaria ribaltando i risultati delle partite di andata a loro sfavorevoli. Al termine della stagione 2014/15 perdendo 2-0 contro il Perugia e dopo ben sette stagioni retrocede in lega Pro. Ma nella stagione successiva risale nella cadetteria con quattro giornate di anticipo stabilendo un record di 11 vittorie consecutive .

Nella stagione scorsa si piazza al sesto posto accedendo ai playoff ma viene eliminata nelle semifinali.

La società è di proprietà di Angelo Gabrielli industriale siderurgico che ha messo alla presidenza il figlio Andrea. Dopo l’era Foscarini in panchina siede da tre stagioni Roberto Venturato.

Attualmente occupa il settimo posto in classifica con 50 punti: frutto di 12 vittorie 14 pareggi e 9 sconfitte mettendo a segno 47 gol  e subendone 36. E’ evidente che non ha ancora conquistato i playoff essendo insidiata da Cremonese e Verona a 49 punti quindi verrà al Barbera a giocarsi le sue chance senza ovviamente regalare nulla, tutt’altro.

Ai rosa non rimane altro che un solo risultato: la vittoria. E potrebbe pure non bastare se il Lecce dovesse battere lo Spezia anche lei tutt’altro che sicura di poter fare i playoff in caso di sconfitta. Insomma uno scrittore di gialli non avrebbe potuto immaginare un finale di campionato più avvincente ed incerto.

Quindi sempre forza Palermo, buona partita a tutti e speriamo bene.