“C’è un’assenza che spicca per quello che la sua figura ha significato per il Palermo degli ultimi diciassette anni”.
Comincia così l’articolo di Valerio Tripi su Repubblica, oggi in edicola. Si sottolinea l’aspetto curioso che i rapporti che hanno legato Foschi al Palermo sono sempre esistiti; anche quando era avversario un consiglio a Zamparini non lo negava mai.
In questi giorni il direttore sportivo non ha voglia di parlare e in questo momento la sua situazione è sospesa cioè non si è dimesso e non è stato esonerato. Però si capisce che all’interno del club per lui non dovrebbe esserci più spazio. Inoltre l’aver ingaggiato un club manager come Luigi Conte potrebbe essere un indizio.
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Conte si occuperà degli aspetti economico organizzativi del club mentre il team manager Vincenzo Todaro curerà più quelli sportivi. Sta di fatto che Conte fungerà da braccio destro di Lucchesi e questo è un elemento che allontana ancora di più Foschi dal club.
Foschi ha un ingaggio 320 mila euro netti l’anno ed è un costo troppo alto per la società ma al tempo stesso è alta la sua esperienza di contrattazione.
Scrive Tripi: “E chissà che l’ultimo colpo non sia proprio un accordo con i rosanero che lasci contenti tutti e non faccia troppo male“.
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