Nell’articolo di Francesco Cortese su Repubblica oggi in edicola, il profilo di uno dei soggetti interessati a manifestare al sindaco il proprio interesse per l’acquisizione della nuova società dopo che il primo cittadino di Palermo avrà emesso il bando.
Nonostante la cautela a cui invitano i vertici della nuova proprietà, il finale di questa tristissima storia è ormai ampiamente scritto. Per questo il comune già da diversi giorni sta lavorando al bando pubblico e la data di scadenza per il verdetto federale è quello del 12 luglio. Tra i nomi più diffusi in città per quanto riguarda l’interesse nei confronti del nuovo Palermo oltre al duo Mirri-Sagramola, all’italo-americano Toni Di Piazza e al Presidente della Sampdoria Ferrero (che potrebbe essere stoppato da alcune clausole inserite nel bando), c’è anche Tommaso Dragotto, patron di Sicily by car che tra pochi giorni è diventato lo sponsor principale della squadra di basket Verga Palermo, che quest’anno dopo la storica promozione, disputerà il massimo campionato di basket femminile di serie A1.
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Dragotto non nasconde che, dopo aver messo a disposizione del basket le sue finanze, possa essere interessato anche al Palermo e ritiene che sia utile cominciare da realtà locali “…Per far ripartire il calcio in città occorre una cordata di imprenditori italiani seri. Ogni medaglia ha il suo rovescio e ripartire dai dilettanti, azzerando tutto, forse sarà un bene per il Palermo”.
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Dragotto investe nel basket anche perché è da molto tempo appassionato e quest’anno l’obiettivo della squadra potrebbe non essere soltanto una tranquilla salvezza; per Dragotto il sogno delle ragazze palermitane in Serie A sarebbe quello di raggiungere l’europa.
A potenziare il gruppo, scrive il giornale, due giocatrici americane in arrivo agli ordini del coach Santino Coppa.
In città esistono realtà sportive molto più sane rispetto a quella malata del calcio a cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
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