A parlare è il tecnico degli allievi regionali del Monreale Davide Santalucia. Con l’allenatore abbiamo affrontato diversi temi importanti come la situazione del calcio giovanile palermitano e il perchè arrivino così pochi giocatori nelle categorie che contano.
Il Monreale è una delle candidate alla vittoria del torneo regionale e vanta anche una prima squadra in Eccellenza, che è un po’ la ciliegina sulla torta della società. Essendo, di fatto, la seconda squadra cittadina insieme a un altro paio di realtà, dietro il Palermo.
Mister, intanto manca poco all’inizio del vostro campionato, che impressioni hai avuto finora dalla tua squadra? Quali sono gli obiettivi?
“Manca poco all’inizio del campionato e ritengo che abbiamo un’ottima squadra. Questo gruppo lavora già da tempo insieme. Si stanno sacrificando, stanno lavorando, sono seri e coesi: è un gruppo eccezionale”.
“L’anno scorso avevamo già un’ottima base inoltre abbiamo avuto dei buoni innesti, dunque saremo competitivi veramente con tutti. Gli obiettivi? Come allenatore quello principale è riuscire a far si che a fine anno tutti riescano a trovare squadra. Renderli pronti per poter fare il salto nel calcio dei grandi. L’obiettivo come squadra è arrivare nei playoff minimo, ma a parlare sarà solo il campo”.
C’è qualche ragazzo che alleni, che a tuo avviso potrebbe far gola al Palermo? O comunque che è pronto al professionismo?
“Riguardo il Palermo credo che da noi ci siano diversi giovani interessanti. Qualcuno potrebbe entrare a far parte dei professionisti. Non a caso molti sono seguiti da diversi club e io sono convinto che si affacceranno a queste nuove realtà, magari dall’anno prossimo. Però non faccio nomi”.
Vantate una prima squadra in Eccellenza: che obiettivi avete prefissato?
“Con la prima squadra facciamo l’Eccellenza. Siamo una realtà blasonata in città, una delle pochissime società che fa sia settore giovanile che prima squadra. Punteremo tantissimo sui giovani del nostro stesso vivaio, questa è una fortuna. Lo allenerà Giuseppe Ferrante che è giovane e forte, ha un’esperienza non indifferente nonostante l’età”.
Come vedi il lavoro che sta svolgendo il settore giovanile rosanero? Come pensi che sia la situazione calcistica a Palermo oggi?
“Il settore giovanile del Palermo deve gettare le basi per un futuro roseo. A Palermo, lo dico da anni, si è fatto un grande passo avanti coi giovani rispetto all’antico passato. I tecnici sono preparati e si aggiornano di continuo. Il Palermo nello specifico, dovrà crescere attraverso allenatori del territorio e soprattutto i ragazzi del territorio. Perchè qua ci sono i talenti, sono tanti e meritano delle opportunità. Certe volte si pensa più al risultato che alla crescita dell’individuo e questo è dannoso. Fortunatamente adesso, qualcosa sta cambiando”.
Dunque quale ritieni sia questo il motivo, di tanta penuria di calciatori palermitani in A e in B?
“Il motivo per cui arrivano pochi giocatori è questo. Si è pensato per anni al risultato e non alla crescita dei ragazzi. Il risultato nel calcio giovanile conta relativamente. L’unica medicina è questa. Per questo non ci sono siciliani in A. Tranne casi sporadici come La Gumina l’anno scorso”.
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