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Crivello si racconta: “Quando stavo a Torino elogiavo sempre la città. Mirri mi disse che…”

In vista del match contro il Marina di Ragusa domenica al “Barbera”, ha parlato ai microfoni di TRM il difensore centrale Roberto Crivello:

“Trascorro sempre l’estate a Palermo, secondo me la miglior città del mondo con tutti i suoi pregi e difetti.

Da buon palermitano, sono e siamo tutti orgogliosi della nostra terra. Il palermitano è un vero sportivo e l’ha dimostrato al gol da fuori area del San Tommaso. Quel pomeriggio non volevamo subire gol ma l’importante è vincere, dentro gli spogliatoi eravamo comunque soddisfatti.

Giocare al Palermo per un palermitano è un sogno, ti riempie d’orgoglio. Vedere il fallimento di una squadra è bruttissimo. All’inizio dell’estate volevo rimanere allo Spezia, ho ricevuto diverse offerte da vari club di Serie B. A metà agosto, il direttore dei liguri mi ha detto che i piani erano cambiati e quindi dovevo andare via. Abbiamo provato a contattare il Palermo col mio procuratore ed eccomi qui.

L’organico è molto forte sulla carta ma bisogna sempre dimostrarlo in campo, siamo un gruppo unito. Sono stati bravi i direttori a costruire una squadra forte in poco tempo. Sforzini è un grande animale in campo. Mancherà poco per arrivare ai 90 minuti sulle gambe.

La qualità dei nostri under è quella di voler migliorare ed è importante perché i giovani d’oggi si sentono grandi dopo una sola partita. Invece noi stiamo vedendo che tanti accettano i consigli, aspetto fondamentale per un giovane.

Mirri capisce la città, è sempre solare con noi e siamo felici di averlo come presidente. Dopo l’uscita in coppa con il Biancavilla mi ha detto che sarà l’unico a farsi vedere dopo una sconfitta, quando si vince ci saranno sono tutti, speriamo di non vederlo mai (ride, ndr). La differenza lampante con gli altri presidenti che ho avuto è che lui è un tifoso, ci tiene veramente alla sua squadra.

Il “Barbera” è uno stadio fenomenale, da Serie A. Certo, potrebbe essere vecchio, ma è uno spettacolo. Quando ci entro butto sempre un occhio alla famiglia e poi mi concentro sulla partita.

In campionato non dobbiamo sottovalutare nessuno poiché rischiamo brutte figure, stiamo lavorando bene e non vediamo l’ora che sia domenica per applicare il lavoro svolto in settimana. Il Palermo non è una squadra da Serie D, ho aspettato 31 anni per vederlo in A quindi ero abituato bene. Quando stavo a Torino, elogiavo sempre il club con la sua storia e il suo stadio. Nell’ultimo periodo c’è stato tanto pessimismo e tanta rabbia però noi palermitani non vediamo l’ora di ritornare in alto. In Serie C è un grande inferno e squadre come Catania, Lecce e Benevento lo sanno bene. A Marsala pensavamo di trovare un campo peggiore rispetto a quello che abbiamo trovato, gli avversari erano quasi impauriti di giocare con il Palermo.

Con il Frosinone ho giocato tanti anni, Stellone mi ha fatto crescere tanto come uomo e come giocatore. A Palermo non avrà raggiunto il massimo per tanti fattori, meritava maggiore fiducia dalla società. Mi è dispiaciuto tanto per Pasquale Marino non allenare i rosa.

Sono un ragazzo umile, non mi interessano i soldi e non uso i social poiché sono un mezzo anche per stuzzicare i compagni nello spogliatoio”.