Rosario Pergolizzi, intervenuto oggi in conferenza stampa, presenta la partita con l’A.S.D Marina di Ragusa e chiarisce la condizione dei suoi giocatori ed obiettivi del presente e del futuro.
“Domani dobbiamo fare la partita ma con equilibrio. Se la condizione fisica mi assiste potrei anche giocare con due-tre attaccanti in futuro. Ma la parola d’ordine è sempre equilibrio. Sforzini è arrivato da poco, deve fare un lavoro di recupero. Può anche giocare al fianco di Ricciardo. Non ci sono ruoli o moduli che non possono essere interpretati dalla squadra. Bisogna saper tutti difendere e attaccare.”
Palermitani nella squadra avversaria. Motivo di rivalsa?
“Credo di no, venire a giocare qui è solo uno stimolo, se un giocatore è capace, sa esprimersi anche in altre squadre, pur avendo nel cuore la propria e il sogno di giocarci in futuro.” Quella di domani è una partita insidiosa, il Marina di Ragusa è una squadra che non si difende e basta e cercherà di metterci in difficoltà. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio tra difesa e attacco. Se noi giochiamo da Palermo, non ce n’è per nessuno, possiamo vincerle tutte.
Sulla partitella svolta giovedì in famiglia, qualche difficoltà è emersa..
“Cerchiamo sempre di metterci in difficoltà. Dobbiamo imparare a reggere l’uno contro uno e ci abbiamo provato, sopratutto giovedì, perché in serie D è importante farlo, perché molte volte ci troveremo in situazioni come queste“.
Ficarrotta domenica scorsa non ha giocato. E’ arrivato il momento di un suo utilizzo dal primo minuto?
“Non esistono titolari e riserve, Ficarrotta come tutti gli altri, può essere protagonista. Devo fare delle scelte ma la condizione va migliorando e questo può essere un vantaggio enorme per tutta la squadra, tutti hanno le stesse possibilità”.
Ambro, dopo aver determinato la sfida contro il Roccella, siederà in panchina proprio come è capitato a Lucera?
“Entrambi credevano su altre qualità loro proprie, quando crederanno di essere cresciuti su tutti gli altri aspetti, soprattutto quello mentale, allora saranno pronti per il salto di qualità. Non voglio bruciarli, sono giocatori di prospettiva che devono migliorarsi. Devono crescere, il loro merito è essersi fatti trovare pronti, quando è servito il loro contributo“.
Come stai vivendo questa esperienza a livello personale da allenatore del Palermo?
“Cerco di vivere la squadra, le interviste con i giornalisti, ma anche la famiglia, che domani sarà presente con me. Vivo il momento per quello che è. Sono stato anche io calciatore,è fondamentale tenere i piedi per terra ed aver equilibrio, ed io devo dare l’esempio, consapevole di avere una buona base da cui partire”.
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