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Fabio Aiello, anche in Germania si tifa Palermo

Ti saluto Paliemmu vista ‘i luntano si chiù biedda!!”
“Trazzeri”, dell’indimenticabile Giovanni Alamia, racconta la storia di un palermitano, uno dei tanti, costretto a lasciare Palermo per cercare altrove un lavoro ed un futuro che questa nostra città non riesce a garantire a tutti.

Palermo però non si cancella, resta per sempre dentro l’anima di chi parte e tifare per la squadra rosanero è un legarsi in maniera indissolubile con le proprie radici, è il senso di appartenenza e l’orgoglio di essere palermitani ovunque nel mondo.

Una regola scritta nel cuore di tutti i nostri emigrati, anche in quella di Fabio Aiello, che da qualche anno vive in Germania e non dimentica Palermo ed il Palermo:
Vivo a Mosbach da quasi 2 anni, sono arrivato qui nel novembre del 2017. Tifo per il Palermo da ben 35 anni, cioè da quando avevo tre anni. Sono andato allo stadio fino a quando Zamparini non ha cominciato a gestire in maniera scriteriata l’U.S. Città di Palermo. Avevo però giurato a me stesso che sarei ritornato al Barbera non appena lui fosse andato via, purtroppo però la vita decide per noi e così adesso, trovandomi in Germania, non posso più andare.”

Ti aspettavi questo triste epilogo del Palermo di Zamparini’
“Così come è finita, no! Speravo che Zamparini lasciasse prima o poi la società, ma non pensavo potesse combinare tutto quello che ha fatto in quest’ultimo anno. L’ho vissuto molto male, come tutti i tifosi rosanero. Eravamo in  Serie B, ad un passo dalla A e siamo stati catapultati prima in C e poi, per le note vicende societarie, addirittura in serie D. Sinceramente è stato scioccante, la lontananza ha acuito questo dispiacere, perché non vivendo più a Palermo non si può vivere pienamente la città, per cui tutto il calore e tutto lo sconforto sono stato costretto a vivermelo da solo.”

Nonostante la lontananza hai avuto modo di seguire le partite del Palermo?
“Ho continuato a seguire la squadra tramite Dazn, ho visto tutte le partite di serie B e quest’anno ho fatto l’abbonamento ad Eleven. Attraverso i social, facebook ed instagram, mi tengo informato su tutto quello che accade. Seguo tutte le pagine fb del Palermo e quando posso cerco di collegarmi alla Tv Italiana per vedere quello che accade nel nostro Paese. Fortunatamente oggi i social ci consentono di avere notizie in tempo reale.”

Come hai accolto la nuova società, in particolare cosa ti ha colpito di più del Presidente Dario Mirri?
“Mirri mi sembra una persona seria, che sta cercando di mettere del proprio in questo nuovo Palermo. Ovviamente al momento non si può parlare in grande, ma non è questo il problema perché un tifoso del Palermo lo è a prescindere dalla categoria. Il Presidente mi ha convinto con le sue ultime interviste, credo che voglia il meglio per la nostra squadra ed è questa la cosa fondamentale. Ho sempre detto che giocatori, allenatori, dirigenti e presidenti passano, quello che resterà per sempre sono i nostri colori rosanero.”

Hai sentito parlare dell’azionariato popolare, che idea ti sei fatto?
“Credo sia una buona idea, è positivo cedere una quota societaria ai tifosi, sia perché porta introiti alla società, sia perché lega la tifoseria al club rosanero.”

Palermo capolista, eppure c’è stato davvero poco tempo per creare la squadra:
“Hanno avuto pochissimo tempo, ma il Direttore Sportivo ha fatto un ottimo lavoro, ha preso giocatori di categoria e di buon livello, oltre a quelli  di esperienza e di categoria superiore. Santana, anche se è a fine carriera, con la sua esperienza è il valore aggiunto, senza dimenticare Sforzini che dopo appena 30 secondi dall’ esordio ha già messo a segno un gol. Questo mi rende molto fiducioso sul cammino futuro del Palermo.”

Come vivi la tua passione in Germania e cosa di manca di più di Palermo?
“Me la vivo da solo, la mia fidanzata non segue il calcio. Ma un tifoso rosanero resta tale ovunque va. La domenica, qualsiasi cosa succeda, c’è il Palermo che gioca, mi chiudo nel mio mondo rosanero e per novanta minuti mi sento nuovamente a casa. Sono andato via dalla mia città per motivi di lavoro e mi manca un po’ di tutto, il cibo, il calore della mia gente, lo stadio, tante piccole cose. In Germania fortunatamente ho tante altre cose, a cominciare dal lavoro, che mi fanno andare avanti tranquillo. Ma sogno naturalmente di poter ritornare, in questo momento non ci sono i presupposti e questo mio sogno resta per adesso chiuso in un cassetto.”

Cosa vuoi dire ai tifosi rosanero che vivono a Palermo e qual è il tuo augurio alla società?
“Vorrei dire ai palermitani di continuare ad andare allo stadio, di continuare a seguire la squadra e di credere che nel giro di 4/5 anni si possa tornare in serie A. Quando riuscirò a scendere in città voglio andare a vedere una partita al Barbera. Vorrei anche dire al Presidente Mirri di continuare con questo sogno. Se ci crede lui, ci crediamo anche noi, con la speranza di non ricadere mai più nella pochezza morale dimostrata da Zamparini.”