Domenica ci sarà tempo per una reunion, un incontro con un dolce passato, a dieci anni di distanza da un successo impresso nella storia del calcio palermitano. Per Giuseppe Ingrassia, Palermo-Licata non sarà una partita come le altre. L’estremo difensore giallo-blù è stato infatti uno dei protagonisti nella vittoria dello scudetto Primavera dei ragazzi di Pergolizzi nel 2009.
Tra questi era presente anche Corsino, membro dell’attuale rosa del Palermo. Si ritroveranno da avversari, al «Barbera», a distanza di anni dall’ultima volta in cui hanno
giocato nella stessa squadra, allenati proprio dal tecnico che sta guidando i rosa-nero in vetta alla classifica del campionato di Serie D. Sarà inoltre la prima volta al «Barbera», dato che quella Primavera giocò nell’impianto di viale del Fante solo per la finale di
Coppa Italia persa nel 2010 contro il Milan, ma in quella stagione Ingrassia venne ceduto in prestito al Verona.
Il portiere tornò a Palermo l’anno successivo, ma restò giusto il tempo di essere ceduto altrove per maturare. In realtà, dopo il prestito al Pergocrema, il Palermo lo lasciò libero di accasarsi altrove. Ingrassia partì subito per il Belgio, dove giocò dal 2011 al 2013 con la maglia del Visé, per poi fare nuovamente ritorno in Sicilia: prima tappa al Licata, poi
Due Torri (dove ha all’attivo anche un gol), Milazzo, Igea Virtus e Città di Sant’Agata, fino alla seconda esperienza licatese iniziata quest’estate, che lo vede titolare indiscusso tra i pali nella matricola giallo-blù.
Finora, in sette partite di campionato, ha subito sette reti e mantenuto la propria porta inviolata in due occasioni, contro Biancavilla e Corigliano. Proverà a fare «tris» nella sua
città, davanti ai suoi concittadini e soprattutto contro l’allenatore che lo ha lanciato nella Primavera scudettata del 2009.
Di quella squadra lì, che vinse in finale a Trento contro il Siena, sarà il primo ad affrontare il nuovo Palermo da avversario. Un tuffo nel passato, per uno dei protagonisti dell’ultimo trofeo portato a casa dalla Primavera rosa-nero. Nella cavalcata che portò alla vittoria
del campionato, Ingrassia fu decisivo in semifinale contro il Chievo e in finale, appunto, mantenendo inviolata la propria rete in entrambe le sfide.
Decisivo anche ai quarti di finale contro la Juventus, dove subì un gol solo su rigore. Dieci anni dopo, torna a Palermo da avversario e ritrova chi, in quella cavalcata, ha condiviso con lui la gioia di portare il tricolore sulle maglie rosa-nero.
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