In vista di Palermo-Corgigliano a tenere banco sono le vicende societarie del club calabrese, che dopo le dimissioni dei vertici della società è in autogestione. Una situazione complicata e difficile che la nostra redazione ha provato a chiarire con Giorgia Rieto, giornalista calabrese di “Radio Touring 104-Video Touring 655” e di “Onlinemagazine.it.
“La dirigenza si è dimessa lo scorso 18 ottobre – ha spiegato Giorgia Rieto – ma i problemi del presidente non sono collegabili al calcio, ma ad altri fattori extra, che comunque hanno influito con la gestione della squadra. La scelta di continuare in autogestione nasce sicuramente dalla volontà da parte dell’allenatore e dello staff di non abbandonare questa squadra, perchè sono dei professionisti, e come segno di gratitudine verso i tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto. Il tecnico recentemente ha anche dichiarato che nonostante i problemi, i giocatori non hanno mai disertato gli allenamenti.”
In questi giorni si era sparsa la voce di una probabile rinuncia alla trasferta di Palermo:
“Il Corigliano tiene tantissimo a questa gara. Venire a giocare a Palermo, al Barbera, per tantissimi giocatori è importante, è un’esperienza che nessuno vuole perdere. Tra l’altro, nonostante i problemi che hanno dovuto affrontare sono reduci da un pareggio importante contro il Savoia. Anche se alcuni calciatori hanno rescisso il contratto con la società e sono andati via, chi è rimasto lo ha fatto in maniera convinta, per continuare ad appoggiare questa causa. E’ un momento davvero critico, ricordiamo che ci vanno di mezzo anche le famiglie dei dipendenti che da mesi non ricevono gli stipendi. Quando fallisce una società non vengono colpiti solo i tifosi, ma tutti coloro che ci lavorano e quindi anche le loro famiglie.”
Perché al sud ci sono tante difficoltà per fare calcio ad alti livelli?
“Credo che principalmente sia per la mancanza di mezzi finanziari idonei. Anche per gestire piccole società, oltre ai bei progetti, occorrono tanti soldi. Purtroppo non tutti hanno queste possibilità economiche e molti presidenti, alla lunga, non riescono più a mandare avanti la società e crollano. In Calabria non c’è solo il Corigliano ad avere criticità, anche la Palmese, da un paio di anni, vive alti e bassi, a Palmi c’è comunque una realtà molto bella, allo stadio Giuseppe Lopresti, che ha il manto in erba sintetica, si allena spesso la Reggina. La verità è che queste piccole società vanno avanti solo grazie a vuole credere in un progetto sportivo fino alla fine.”
Queste situazione particolare del Corigliano può essere uno stimolo in più per fare bene contro il Palermo?
“Penso proprio di si, c’è l’esempio del Rieti, in serie C; la squadra non stava andando in trasferta a Lentini, poi invece non solo è andata, ma ha anche vinto, continuando a vincere per le altre due partite successive. Qiuesto significa che questi calciatori, nonostante tutte le problematiche, cercheranno di affrontare al meglio il match contro il Palermo, soprattutto al Barbera dove molti pagherebbero per poterci giocare. Dal punto di vista tecnico, secondo me, non c’è storia, Il Palermo non c’entra niente in serie D, però il Corigliano giocherà al massimo delle sue forze e la squadra rosanero farà bene a sottovalutare l’avversario. E’ davvero imprevedibile, perché per molti sarà la partita della vita. Non riesco dunque a fare un pronostico, non tanto per il Palermo, ma piuttosto per il Corigliano. Credo che la partita potrebbe riservare qualche sorpresa.”
Come hai visto il Palermo in questa prima parte della stagione:
“Lo paragono alla Reggina, che adesso è capolista in serie C, perché sono due squadre costruite con un progetto tecnico vincente, questo è un aspetto fondamentale. Sulla carta entrambe sono le favorite per la promozione diretta e quindi, al di là di quello che potrebbe essere il risultato di domenica prossima, credo che solo il Palermo potrebbe non vincere questo campionato. Non ci sono paragoni con le altre squadre, con le dirette avversarie.”
Quale giocatore rosanero, a tuo avviso, potrebbe giocare in una serie maggiore:
“Sono diversi anni che seguo Ricciardo, è un calciatore che ho sempre ammirato e mi sono sempre chiesta come mai non hai avuto grande fortuna nella sua carriera. Anche a Palermo si sta confermando come ottimo attaccante e sta facendo molto bene.”
Dopo il fallimento dell’U.S. Città di Palermo e la ripartenza della nuova società in serie D, ti aspettavi questa risposta entusiasta da parte dei tifosi?
“Non sono affatto sorpresa, per una realtà come Palermo è normale che sia così. Anche a Reggio Calabria abbiamo vissuto la stessa esperienza e la Reggina ha sempre avuto al suo fianco i suoi tifosi. Quindi mi aspettavo che anche a Palermo, nonostante le amarezze subite e la categoria, i tifosi rosanero avrebbero reagito in questo modo e sarebbero ripartiti con la stessa passione e lo stesso amore di sempre per la loro squadra.”
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