Il Palermo non si giudica, si ama. Si giudicano e criticano i suoi dirigenti. La maglia emoziona dal lontano 1900..
Lo scorso anno vi abbiamo proposto un nostro articolo che celebrava il compleanno della società rosanero. Una società che ha conosciuto diversi fallimenti e nuovi inizi. Dobbiamo considerare questo e non il nome delle vecchie e nuove società. Dobbiamo solo celebrare il Palermo, in tutte le denominazioni assunte in questi 119 anni di storia.
Oggi vi riproponiamo il nostro vecchio articolo, a cui però vanno aggiunti gli ultimi mesi, quelli della cannibalizzazione di Zamparini e dei suoi istruiti collaboratori, nessuno escluso.
BUON COMPLEANNO PALERMO. GLI AUGURI DELLA NOSTRA REDAZIONE
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Anche se in città si giocava già da qualche anno, ufficialmente il calcio a Palermo nasce nel 1900, prima di tante altre gloriose società. Solo qualche anno prima erano nate la Juventus, il Milan e ancor prima il Genoa.
E’ l’8 agosto 1900 quando il giovane Ignazio Majo Pagano, di ritorno dall’Inghilterra dove aveva conosciuto il football, insieme ad un gruppo di amici fonda l’Anglo-Palermitan Athletic and Football Club. Si crea il gruppo ed il 1° novembre 1900 si costituisce ufficialmente quello che poi sarà il Palermo . Il campo di gioco e di allenamento è in via Notarbartolo e la prima gara ufficiale è contro un equipaggio amatoriale inglese, il Nathan (partita persa 5 a 0).
Il 1° Aprile 1901 arriva il primo derby: una gara combattutissima che alla fine vede il Plaermo vincere 3 a 2.
Da quel momento il football esplose a Palermo coinvolgendo moltissimi tifosi; la prima sede sociale di cui si ha memoria è del 1910, Villa La Grua di Carini (oggi Villa Zito). I colori sociali sono il rosso-blu
In quegli anni il Palermo partecipa a campionati regionali come ad esempio la coppa Whitaker. Nel 1907 il Palermo vince il campionato siciliano e cambia i colori in rosanero.
Dopo il fermo determinato dalla prima guerra mondiale il 16 febbraio del 1919 il Palermo acquisisce la denominazione di u.s. Palermo e l’anno successivo diventa campione siciliano. Nella stagione 1926-27 il Palermo è ammesso al primo campionato Divisione Nazionale, ma a luglio dello stesso anno la società ritira la squadra per problemi finanziari. L’anno successivo il Palermo rinasce grazie alla fusione con la Vigor Palermo e partecipa al campionato di prima divisione girone D (attuale serie C) classificandosi primo e guadagnando dunque la promozione in serie B.
La prima stagione in B nel 1930 doveva essere di semplice transizione,con l’unico obiettivo di non retrocedere. Ma i giocatori sfiorano il colpaccio rimanendo in testa alla classifica per gran parte della stagione. La prima storica promozione in Serie A è però rimandata soltanto di un anno ed è datata 1932. Il 18 settembre del 32 è la data in cui i rosanero per la prima volta calcheranno un campo di Serie A.
I rosanero disputano il loro primo campionato di Serie A allo stadio del Littorio costruito ai margini della città, dove attualmente inizia il Parco della Favorita.
Dopo alcuni anni nel massimo campionato nella stagione 1935-1936, il Palermo viene retrocesso in B e dopo alcuni campionati nella cadetteria il 30 agosto 1940 la Federcalcio decide di radiare la società per motivi economici.
Nel 1941 comunque si assiste alla fusione con la Juventinae nasce infatti la U.S Palermo-Juventina che disputa il campionato di Serie C e raggiunge la promozione in serie B.
Dopo gli anni della seconda guerra mondiale nel 1945 il Palermo viene promosso nel campionato Centro Sud (Serie A-Serie B) e alla fine del 1948 torna nuovamente in Serie A dove rimane fino al 1954 anno in cui retrocede dopo uno spareggio con Spal e l’Udinese.
Soltanto due anni di cadetteria e nel 1956 il Palermo è nuovamente promosso in serie A sebbene soltanto per una stagione.
Inizia un periodo di promozioni e retrocessioni fino al 1973, ultimo anno di permanenza dei rosanero in Serie A ( ovviamente prima dell’era Zamparini).
Ma gli anni ‘70 sono anche gli anni del presidentissimo, parliamo di Renzo Barbera che rimane un decennio alle guida del Palermo portandolo fino al palcoscenico della serie A e due finali di Coppa Italia, che in molti ancora ricorderanno.
Barbera fu talmente amato dalla città che a lui,come sappiamo, venne intitolato lo stadio dove attualmente gioca il Palermo.
Nel 1981 la squadra inizia il campionato con 5 punti di penalizzazione a causa del coinvolgimento nel calcio scommesse. Nel 84 conosce la serie C soltanto per una stagione perché vince il campionato e torna in B
Inizia un momento tragico con la radiazione del 1987, anche questa per motivi finanziari. L’anno successivo la squadra riparte dalla C2 e conquista immediatamente la C1. Nel 1991 finalmente il ritorno in serie B sebbene soltanto per un anno perché la squadra retrocede nuovamente in Serie C per far ritorno nella cadetteria nel 1993.
Stiamo avvicinandoci ai giorni nostri: nel 1997 la squadra retrocede nuovamente in Serie C1 e nel 1998 dispute i playout perdendo contro la Battipagliese e retrocedendo in Serie C. Per fortuna l’Ischia viene radiata e il Palermo può essere ripescato in C1.
Con il presidente romano Sensi alla guida, nel 2001 ritorna in serie B.
Sensi vende la società: è il 2002 ed inizia l’era Zamparini. Sotto la proprietà del patron friulano il Palermo conosce gli anni più belli della sua storia; conquista immediatamente la massima serie dove assume un ruolo di protagonista. La squadra rosanero nei primi anni si piazza stabilmente fra le big del campionato italiano. Partecipa per la prima volta al manifestazioni europee.
L’entusiasmo è alle stelle, la squadra stabilisce e polverizza tutti i record della storia rosanero. Nel 2011 raggiunge la finale di Coppa Italia contro l’Inter, persa forse immeritatamente. Con 40.000 tifosi al seguito, è il momento più entusiasmante di sempre. Ma forse è anche l’inizio della fine.
Cominciano anni grigi, gestioni confuse e approssimative che vedono i sostenitori rosanero allontanarsi sempre di più. Il resto lo conosciamo e lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
Il teatrino degli inglesi, dei tuttolomondo e di tutte le comparse in questo teatro che vede sempre un’unico regista.
Il tifoso si era allontanato fisicamente ma sicuramente il suo cuore pulsava sempre per questa amata maglia rosanero. e lo ha dimostrato in questa nuova avventura iniziata a luglio sotto la guida del tifoso Mirri e del suo socio Di Piazza.
Buon compleanno Palermo.
Auguri per un futuro radioso.
Con affetto, TifosiPalermo.it
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