Il portiere del Troina ha fermato due volte il Palermo: “E pensare che avevo già smesso con il calcio…”.
Un pomeriggio di gloria e il giorno dopo trascorso a rispondere alle telefonate e ai messaggi di amici e parenti..
Inizia così l’articolo di Giovanni Di Marco sulla Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, che intervista Antonino Calandra, 22 anni del Don Orione, protagonista assoluto domenica scorsa in un pomeriggio che resterà per sempre nella sua memoria. E pensare che finoa due mesi fa lavorava come benzinaio…prima della chiamata di un suo amico, Francesco Gagliardi.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista integrale che potrete trovare sulla Gazzetta in edicola:
“Per me il pallone era un capitolo chiuso. L’anno scorso prima di Natale ero andato via da Varese e avevo mollato tutto. Troppe delusioni…Francesco è un amico vero, siamo cresciuti assieme. Mi sono fidato di lui e dei miei familiari che mi chiedevano di riprovarci. E così sono andato al Troina…Da piccolo andavo in curva. I miei modelli? Sirigu e Jimmy Fontana. Tifavo Palermo e nel Palermo allora ci giocavo(Giovanissimi e Allievi)…Il Savoia è una squadra fisica, buttavano il pallone avanti e al 92’ hanno trovato un gol fortunoso. Il Palermo ha più qualità, a mio parere. Non ha vinto contro di noi perché abbiamo fatto una gran partita, ma ha creato parecchio..”.
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