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Se il Savoia provoca, i tifosi del Palermo facciano squadra

Normalmente si dice che “chi provoca, rosica”. Dopo la sciagurata sconfitta del Palermo in casa con il Savoia, la società campana sembra averci preso gusto a lanciare, un giorno si ed un giorno pure, continue provocazioni contro la squadra rosanero ed i suoi tifosi.

Sicuramente non c’è nessun rosicamento, la squadra del Savoia è l’unica vera rivale del Palermo. In più il gruppo è tosto, abbastanza solido e conosce molto bene la serie D. Tutti requisiti essenziali per fare il salto di categoria. Ma l’aspetto più importante è la totale coesione tra società, squadra e tifosi, tutti uniti verso l’obiettivo della stagione.

Ed allora perché si divertono a provocare? Semplicemente perché hanno capito che in casa rosanero c’è tensione. Che le tante polemiche, giuste o sbagliate che siano, hanno incrinato il rapporto tra società ed i tifosi e stanno rischiando di distruggere il feeling iniziale, ma che soprattutto sta venendo meno l’entusiasmo travolgente di inizio stagione che era stato il vero valore aggiunto del Palermo. Come un pugile esperto, il Savoia lavora ai fianchi della squadra di Pergolizzi per caricare ancora di più l’ambiente oplontino.

La pressione che si respira in città rischia di soffocare quello che fin qui è stato faticosamente costruito. Pergolizzi può piacere e non piacere e su questo non si discute. Ma trovare ogni giorno il pelo nell’uovo, discutere sul rosa pallido delle maglie, sul prezzo del ghiacchiolo, sui muri ridipinti dello stadio, sulla mancanza di ironia di Pergolizzi, il suo non gioco e le sue dichiarazioni, serve solo a svilire, annichilire, fiaccare un gruppo e la stessa tifoseria che deve avere come unico obiettivo la promozione in serie C.

Forse non si è ben capito che il Palermo è in Serie D e che da questo inferno deve andare via assolutamente. E’ appena iniziato un girone di ritorno di fuoco, il “nemico” calcistico da combattere è solamente uno, una guerra fratricida serve solo a farsi del male. Il recente passato qualcosa deve pur averla insegnata!

All’ultima provocazione del presidente onorario del Savoia, Alfonso Mazzamauro, che sostiene che ad assistere alla gara tra San Tommaso e Palermo ci saranno i tifosi del Savoia che tiferanno contro, non si può restare indifferenti.

Di fronte a questa ennesima battuta di dubbio gusto, ogni altro discorso che non rientra nella sfera di un tifo appassionato ed incondizionato verso la squadra rosanero deve finire immediatamente, perché adesso, oltre ad essere inutile, diventa assolutamente deleteria.

Diceva un vecchio detto che a torto o ragione, devi difenderti il tuo. Per il tifoso rosanero il “mio” si chiama Palermo e se Pergolizzi è il suo tecnico, ed è ormai assodato che lo sarà fino alla fine del campionato, anche lui è Palermo, così come tutto il resto. E se qualcosa non piace, ci si tura il naso e si va avanti. C’è qualcosa di molto più grande e di vitale importanza a cui pensare.

C’è da vincere un campionato. Poi ci sarà anche il tempo di discutere ed eventualmente polemizzare quanto si vorrà. Ma questo non è certamente il momento per continuare a remare contro. Nel passato si è stati troppo remissivi con Zamparini, oggi probabilmente ci si è lasciati prendere un po’ troppo la mano, dimenticando però che sui social anche gli avversari leggono ed un un’ambiente non sereno, in perenne polemica con la società, allenatore e giocatori è tutto oro colato per chi ha come obiettivo quello di battere il Palermo e vincere il campionato.

Se non si rimane uniti, non si andrà da nessuna parte. Lo sanno bene quelli del Savoia che dopo la vittoria al Barbera si sono ricompattati, non perdono più ed hanno affiliato le armi in vista del rush finale della stagione.

Ma i tifosi Palermo riusciranno a fare altrettanto? Si perde e si vince tutti insieme, senza mai dimenticare che questa categoria non fa sconti al Palermo solo perché si chiama Palermo. E’ vero esattamente il contario. A partire dalla Lega stessa che ha preteso 1 milione di euro per l’iscrizione senza che nessuno abbia mai capito il perché di questo trattamento differente rispetto alle altre società del girone.

Adesso il Palermo ha bisogno di tutti e quando la squadra che si ama chiama, c’è solo un’unica risposta che il tifoso deve dare.