Per fronteggiare l’emergenza coronavirus a Palermo è stato schierato in prima linea l’Ospedale Vincenzo Cervello. Scelto come presidio sanitario demandato alla cura dei casi Covid-19, il nosocomio palermitano è al centro di una iniziativa di raccolta fondi per fornire di beni necessari i reparti più critici, soprattutto quello di anestesia e rianimazione.
A fare il punto della situazione il dottor Baldassare Renda, direttore dell’ Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Cervello:
“Non vorrei che passasse un messaggio allarmistico e cioè che in Ospedale manca tutto, in realtà potremmo avere delle difficoltà nei prossimi giorni per il notevole afflusso che potrebbe registrarsi. Ovviamente ci auguriamo di no. Il nostro presidio è destinato ad accettare per intero i pazienti affetti da Covid-19. Si è già quindi provveduto a trasferire alcuni reparti a Villa Sofia dove è stata potenziata l’attività chirurgica. Stiamo cercando di approntare altri reparti in terapia intensiva per essere il più possibile pronti ad accogliere pazienti. Al momento la nostra terapia intensiva non ha degenti affetti da Coronavirus, quelli ricoverati sono gestiti nel reparto di malattie infettive. Per fortuna non sono in condizioni critiche, i sette pazienti ricoverati sono sintomatici, ma non sono in gravi condizioni. I numeri che abbiamo in Sicilia non sono quelli che ci sono in Lombardia.”
Vi aspettate un incremento di pazienti contagiati?
“Si, l’idea che ci siamo fatti dalle proiezioni è che qualcosa probabilmente potrebbe succedere. L’evoluzione dei dati che abbiamo è che i pazienti in generale tendono a raddoppiare ogni tre giorni. Questa è stata la tendenza iniziale. L’ elemento confortante è che i pazienti critici, che necessitano di terapia intensiva, sono ancora una percentuale bassa.”
Le norme emanate dal Governo possono realmente contenere la diffusione del coronavirus. Cosa raccomanda ai cittadini?
“Assolutamente si. E’ quello che si spera. Sono delle norme chiaramente rigide che, a mio avviso, porteranno ad un miglioramento della situazione. Però non vedremo effetti immediati, secondo me si dovrà aspettare due/tre settimane. E importante che tutti rispettino le prescrizione emanate. Non sono esagerate, ma dovute. La situazione potrebbe diventare grave e queste restrizioni possono seriamente aiutarci ad attenuare il contagio che sicuramente aumenterà ”
Si parla molto in questi giorni delle carenze in organico nei nostri ospedali. Come si sta muovendo l’Azienda Sanitaria e perché c’è questo gap con gli ospedali del Nord Italia?
“I vertici aziendali si sono adoperati da subito per cercare nuovo personale, sia medico che infermieristico. Saranno assunti circa 150 nuovi infermieri e si sta provvedendo anche a mettere in servizio medici anestesisti, pneumologi ed infettivologi. Tutti coloro che possono dare una mano in questa circostanza. In tema di sanità, la Lombardia è chiaramente più avanti di tutte le altre Regioni, stiamo parlando di un sistema tra i migliori al mondo. La differenza con il resto del Paese è perché esistono diversi sistemi sanitari tanti quanti sono le Regioni d’Italia. In Sicilia siamo stati con un piano di rientro per tanti anni e quindi hanno dovuto eliminare posti letto e tagliare risorse. L’auspicio è che finita questa emergenza ci sia più attenzione alla situazione dei medici in generale ed in particolare ai posti letto in terapia intensiva che sono assolutamente carenti, almeno rispetto agli standard europei. Ora tutti hanno capito l’importanza di avere un numero adeguato di posti letto in questo reparto.”
Come utilizzerete i fondi raccolti?
“Potenzieremo i presidi che saranno utili per la gestione delle criticità. Mi è stato chiesto se c’era la necessità di avere qualche risorsa economica in più in questo periodo nel quale dobbiamo affrontare questa emergenza. Ho risposto di si, perché avremo certamente un flusso importante di pazienti. Anche un semplice computer potrebbe aiutarci. Abbiamo la necessità di caricare i dati di chi arriva su un PC posto in un ambiente esterno rispetto alla sala di rianimazione. Verrà creata una corte di pazienti affetti da coronavirus ed avremo la necessità, in taluni momenti, di non accedere dentro la sala. Sarà dunque importante riuscire a lavorare al computer anche fuori dalla sala. Vorrei ringraziare sin da adesso chiunque voglia aderire all’iniziativa e l’Associazione di “Amici Rosanero” che hanno promosso la raccolta fondi. Anche io ne faccio parte, sono un tifoso del Palermo, orgoglioso di esserlo. Mi auguro che questa emergenza finisca al più presto e che si torni alla normalità. Mi piacerebbe rivedere i tifosi rosanero al Barbera per festeggiare tutti insieme la promozione del Palermo in serie C.”
Chi vorrà partecipare alla raccolta fondi in favore del reparto di anestesia e rianimazione dell’ospedale Vincenzo Cervello potrà farlo facendo un bonifico sul conto corrente accesso presso l’Istituto UNICREDIT S.p.A. Agenzia di Palermo Ruggero Settimo (22199), intestato a “Associazione Amici Rosanero”, Codice IBAN: IT55Z0200804642000105757968
Nella causale del versamento dovrà essere inserita la dicitura “raccolta fondi ospedale Cervello”.
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