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Palermo Cervello suicida

Direttore Aurelio Puleo: “La gente non sta a casa, circola. Sarà una catastrofe”

L’emergenza Coronavirus sembra gestibile in Sicilia. Con 75 ricoverati in terapia intensiva e oltre 1200 casi (in attesa dl bollettino odierno) possiamo affermare, facendo tutti gli scongiuri possibili che ad oggi, il virus nell’isola è più che gestibile.

Tuona però il primario dell’Ospedale Villa Sofia e del Cervello di Palermo, che nonostante i numeri positivi, lamenta la negligenza dei cittadini e si dice essere abbastanza preoccupato ai microfoni di LiveSicilia.it. Ecco le sue parole:

Il direttore detta in linea generale la situazione registrata negli ultimi giorni: “Ieri, dopo tre giorni di tranquillità, al ‘Cervello’ abbiamo registrato nuovi casi, non riferibili ai focolai noti. Sono molto preoccupato. La motivazione? Vedo che non c’è la necessaria prudenza e che mancano i controlli. La gente non sta a casa. La gente circola, evidentemente oltre i motivi di reali necessità, e questo avrà un impatto gravissimo”.

Il primario afferma che la situazione a Palermo e in Sicilia potrebbe peggiorare vistosamente: “Rischiamo di avere un’ondata di contagi e un numero alto di morti anche a Palermo e in Sicilia. Il virus deve restare chiuso nelle nostre case. Se noi gli diamo le chiavi per uscire, sarà una catastrofe. Non c’è vaccino, non c’è una terapia certa, non abbiamo quasi niente a parte i nostri comportamenti virtuosi”.

Rilancia alla fine l’appello a gran voce: “Rilancio l’appello: ‘State a casa, state a casa e state a casa, vi prego”.