Nel primo pomeriggio dell’ennesimo giorno di quarantena a causa del coronavirus in Italia, si sono resi protagonisti in diretta Instagram gli ex rosanero Federico Balzaretti e Mattia Cassani. Tra gli argomenti di cui hanno discusso, la nuova iniziativa “Insieme per Palermo” con gli altri ex giocatori del Palermo, Zamparini, Delio Rossi e l’atmosfera nello spogliatoio.
Una situazione nuova per Cassani a livello di visibilità: “Non ho mai amato stare sotto i riflettori, ma per aiutare Palermo è stato diverso: ho voluto metterci la faccia. Amavo concentrarmi molto prima e durante le partite. Mi preparavo tanto ma preferivo stare in disparte ad ascoltare la musica”. Era invece diverso per Balzaretti: “Poteva dare anche fastidio ma a me piaceva parlare con tutti, mi faceva stare bene. Quando giravo in città, mi piaceva tanto mangiare il panino con la meusa. Torneremo in Sicilia per le vacanze estive”.
I due hanno avuto un presidente Zamparini diverso dagli ultimi anni trascorsi a Palermo: “Era una persona particolare, poco presente al campo. Ogni tanto si faceva vedere in ritiro, mentre quando giocavamo partite ufficiali arrivava dopo il fischio finale per farci i complimenti. Per un bel periodo fu ambizioso, con grandi capacità. Inoltre ha portato in città tanti allenatori e direttori forti, tra cui Foschi, il simbolo della ricostruzione, il quale ha passato il testimone a Sabatini, un secondo padre con una grande cultura extracalcistica”.
Grandi interazioni con gli ex compagni quali Ilicic, Nocerino, Brichetto e Bovo: “Quando ci allenavamo tanto la mattina, il pomeriggio rimanevamo per grigliare”, spiega Cassani. Speciale anche il rapporto con Delio Rossi per Balzaretti: “Mi ha fatto crescere tanto, arrivavo in partita che sapevo fare tutto”.
Nella conversazione anche spazio al nuovo Palermo targato Mirri-Di Piazza: “C’è ambizione e voglia di ripartire. La Serie C – secondo Balzaretti – è il campionato più complicato. Però la società ha persone molto competenti come Castagnini e Sagramola, che abbiamo tutti e due avuto in passato. Quando tutto questo sarà finito, chiederemo al presidente Mirri una petizione per giocare una partita speciale al Barbera con il ricavato che andrà in beneficenza”.
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