Il difensore rosanero Roberto Crivello ha rilasciato un’intervista alla società nel quale racconta il periodo difficile che sta affrontando lui e con i suoi compagni di squadra, a causa dell’emergenza coronavirus. Le sue parole:
“Essendo un padre vivo questo periodo con angoscia – dichiara Roberto Crivello ai microfoni di ssdpalermo.it – mio figlio ha soltanto due anni e chiaramente non comprende la gravità del momento ma di certo resterà segnato da questa esperienza negativa. Tutti i genitori dovranno seguire i propri figli nel graduale ritorno alla normalità, c’è molta incertezza e timore per il futuro ma l’amore vince ogni cosa. Fin dai primi giorni ho percepito la gravità del problema, per questo motivo ho preso le precauzioni più rigide per me e per la mia famiglia prima ancora delle disposizioni del Governo.
Vivo a Mondello con mia moglie Laura ed il nostro bimbo Gaspare, trascorro queste mattine giocando con lui, nel pomeriggio mi alleno seguendo il programma del nostro preparatore atletico. Non sono molto attivo sui social networks, a differenza di alcuni miei compagni che ormai sono professionisti, ma ogni sera ho un appuntamento fisso con il mio amico Paolo Muratore, che canta in diretta su Facebook ed io sono un suo grande fan”.
“La salute viene prima di tutto – prosegue il numero 24 rosanero – oggi è difficile, quasi impossibile, azzardare date e soluzioni per la ripresa dei campionati. Noi calciatori stiamo proseguendo la preparazione a casa per farci trovare pronti, anche in piena estate, nel caso in cui la stagione dovesse ricominciare. E’ quello che ci auguriamo, vogliamo vincere il campionato sul campo.
Sulle soluzioni e su un possibile scontro ai play-off per decidere il campionato Crivello commenta:
Tra le varie soluzioni che ho letto nelle ultime settimane non sono d’accordo con l’ipotesi playoff per sancire le promozioni. Nel caso della Serie D, nello specifico, se ci dovessero essere le condizioni per tornare a giocare sarebbe possibile completare la regular season in appena quattro settimane, lo stesso tempo che servirebbe per disputare i playoff, è lapalissiano. Questa emergenza globale sta avendo gravi ripercussioni anche sull’economia del calcio, in Serie A i calciatori della Juventus hanno compiuto un gesto nobile rinunciando a parte degli emolumenti, ma certe iniziative sono meno praticabili in un contesto come la LND, in cui ci sono calciatori che guadagnano mille euro al mese ed altri che non percepiscono lo stipendio addirittura da ottobre. Dal canto nostro, la Società invece che chiederci sacrifici è più presente che mai, dimostrando competenza, serietà e progettualità. Questo gruppo di calciatori può di sicuro dire la sua anche tra i professionisti, mantenendo lo ‘zoccolo duro’ ed inserendo innesti adatti per la categoria”.
“Ho apprezzato il gesto degli ex calciatori rosanero – conclude Crivello – che stanno organizzando una raccolta fondi per la gente di Palermo. E’ la dimostrazione che questa meravigliosa città lascia per sempre un segno nel cuore. In un momento difficile come questo ognuno di noi, in base alle proprie possibilità, deve dare una mano a chi ha bisogno, del resto prima o poi tutto il bene che fai torna indietro”.
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