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Palermo, i rimpianti di Foschi: «Con Chiellini era fatta, poi…»

«Giorgio era contentissimo di trasferirsi qui, ma arrivò la Juventus»
«Ranieri sfumò per poco, Arrigoni lo trovai per caso al bar e lo presi».
L’ex direttore sportivo apre il cassetto dei ricordi.
Le liti con Zamparini. «Non eravamo d’accordo su Papadopulo, andai infuriato a casa sua e mi tirò una sberla».

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

Chiuso a casa nella sua Cesena, ma col pensiero a Palermo. Quella Palermo dove è tornato giusto due giorni prima che l’Italia chiudesse tutto per l’emergenza Coronavirus. Rino Foschi è stato in città nei primi di marzo, convocato dai curatori fallimentari della vecchia società rosanero….
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che intervista l’ultimo direttore sportivo del vecchio Palermo, Rino Foschi.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente sul Giornale di Sicilia, in edicola:

“Alla fine l’accordo l’hanno trovato con Tuttolomondo e io non volevo. Il resto lo sapete… voglio partecipare anche io. I campioni del mondo ci sono?.. «Eh no, devono montar su tutti. Mi rivolgo a Toni, Barzagli, Barone e Grosso. La città di Palermo ha dato loro tutto e devono partecipare per quelle famiglie.. Zamparini ha sempre messo becco ovunque.Con lui ho preso solo due allenatori:Colantuono e Arrigoni, quest’ultimo veramente per caso. Dopo l’esonero di Glerean, stavo trattando con Cavasin. Siccome continuava a chiedermi un milione, me ne tornai a casa a Cesena e al bar, per prendere un caffè, trovai Arrigoni. Gli chiesi di venire e venne… perdiamo col Siena e nel post-partita, a Sky, mi dicono che Delneri è stato esonerato. Chiudiamo l’intervista e divento una bestia. L’indomani vado a casa di Zamparini, arrivò lì e trovo Papadopulo. Neanche lo saluto, lo insultai e Zamparini mi tirò una sberla. Successe il finimondo e di fatto fui licenziato. Papadopulo vinse in Coppa Italia col Milan all’esordio ,
poi dopo il mercato non tornai a Palermo e in campionato pareggiammo a Reggio Calabria. Zamparini a quel punto mi chiama: “Hai visto che ha
combinato? Devi tornare giù”. Sono tornato, ma con Papadopulo neanche parlavo, tant’è che per l’anno dopo riprendemmo Guidolin…”

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