L’Istituto Superiore di Sanità: “E’ iniziata la discesa. Pensare alla fase 2”.
Morti al minimo. Calo dei ricoverati: non era mai accaduto.
Meno ricoveri, più guarigioni E ora si punta a terapie mirate
LUIGI DI MAIO, Ministro degli esteri- “Dividiamo la fase 2 dalla riapertura. Non vuole dire liberi tutti, usciamo. Vuole dire rimettere in moto una parte dell’economia”
LUCIA AZZOLINA, Ministra dell’istruzione – “Il mio compito è tutelare studenti e personale. Posso garantire che finché non ci sarà sicurezza nessuno metterà piede in classe”
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Si iniziano a vedere alcuni segni meno e quindi c’è spazio per una punta di ottimismo, che come primo effetto spinge a pensare al dopo. L’epidemia di coronavirus pare aver smesso di camminare sul plateau per cominciare a scendere.
Inizia così l’articolo di Michele Bocci che elenca dati aggiornati che fanno nascere un barlume di speranza.
Come il numero dei deceduti, mai così basso; così come scendono i ricoverati nei reparti di terapia intensiva e le regioni non sono più costrette atrsferire i loro malati altrove. Insomma gli ospedali cominciamo a respirare dopo settimane di incubi.
Milano però continua a non avere buoni dati: ieri 411 nuovi casi, meno del giorno precedente però sempre tanti.
Le parole del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, sono ottimistiche: “la curva ha iniziato la discesa. Tutto il sistema sta portando a un rallentamento significativo della diffusione, l’unica cosa che ci permette di prendere in considerazione misure alternative. Dovremmo cominciare a pensare a una fase 2, se questi dati si confermano”
E la scuola? Chiarissima la ministra Azzolina: “Fino a quando non ci sarà sicurezza i ragazzi non torneranno in classe. Ascolterò quello che le autorità sanitarie diranno. La politica sarà ancora più prudente e si assumerà tutte le responsabilità: mai e poi mai metteremo a rischio la vita degli studenti”.
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