Dalla quaresima alla quarantena.
E non è la stessa cosa.
Una Pasqua di assoluto isolamento e di totale riflessione. E questo ci può stare.
Quello che stride, che non va giù al popolo palermitano è la Pasquetta: dover rinunciare ad uno dei momenti sacri dell’anno. La gita fuori porta e la classica “arrustuta“.
Un evento che apre la stagione dei barbecue all’aperto, che avrà poi un seguito col 25 aprile ed il 1° maggio.
Questo prima, in tempi normali…oggi sarà la prima occasione mancata.
La prima occasione di “fare abbili” per non potersi dedicare alla più grande passione palermitana: l’arrustuta.
Ma in tempi di regole, restrizioni e divieti, c’è chi ha pensato di aggirare l’ostacolo.
Ecco come:
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Quando si dice “di necessità virtu”, della serie la necessità aguzza l’ingegno.
Perchè non tutti possono sostituire la classica arrustuta in campagna con un bel giardino, un ampio balcone o un grande terrazzo.
C’è chi ha solo un piccolo balconcino giusto utile per stendere due panni o un porta piante a sospensione.
E per coloro ecco l’idea: la carbonella per balcone, da appendere.
Sulla fantasia dei palermitani e la loro voglia di arrustuta niente da dire…sul fatto che possa compensare la tradizionale brace forse si.
Ridiamoci su e sdrammatizziamo.
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Avevo condiviso la foto ed un caro amico mi chiede dove si può comprare questa griglia.
Se non volete fare pubblicità, posso capirlo, potete inviarmi la risposta in privato
caro Vincenzo La foto arriva da Borgo Molara