Il virus rallenta ma nell’Isola si prepara la stretta di Pasqua.
Sempre meno contagiati. Nel fine settimane in campo le forze dell’ordine.
Rafforzate le misure per evitare le gite fuori porta.
Carabinieri e polizia vigileranno con rigidità. Saltano i barbecue e le «fughe» a Mondello.
Sospese le cerimonie. Per i fedeli niente processioni durante la Settimana Santa. Le Messe sui social.
Allarme a Licata. Il sindaco Pino Galanti ha scritto al prefetto: «Potenziare i controlli anche sul litorale».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
«Si avvisano i signori condomini che nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, visti i decreti da Covid-19, sarà consentito arrostire nei balconi al fine di trascorrere queste feste in serenità»…
Inizia così l’articolo di Giuseppe Leone che sottolinea uno dei tanti post apparsi sui social e che cercano di strappare un debole sorriso agli italiani costretti all’isolamento dalla pandemia. E per molti siciliani non fare la gita sarà un sacrilegio, una rinuncia difficile da fare. Così come da fare sarà organizzarsi in tempo per la spesa di Pasqua e Pasquetta visto che i supermercati saranno chiusi.
La prudenza, però, non è mai troppa e ci sono dei sindaci che si sono già mossi per limitare gesti irresponsabili. Capofila è stato il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, che da sabato a lunedì prossimo ha disposto la chiusura all’accesso alla Favorita, scrive Leone che sottolinea inoltre come nel parco cittadino saranno fortemente incrementati i controlli delle forze dell’ordine.
Stessa preoccupazione a Licata, in provincia di Agrigento, dove il sindaco Pino Galanti ha scritto al prefetto di Agrigento, Dario Caputo, per chiedergli di disporre il potenziamento dei controlli in vista del lungo weekend di Pasqua. Si teme un esodo verso il mare e le seconde case.
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