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Palermo, il preparatore Petrucci: “La cyclette non basta più”

Parola d’ordine tornare in forma dopo lo stop
La pausa diventa più lunga di quella estiva .
Marco Petrucci: ” L’obiettivo è non prendere peso e non far scendere il tono muscolare”.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Se si riprendesse a giocare oggi, sarebbero passati un mese e una settimana dall’ultima volta che i giocatori del Palermo sono scesi in campo. Ma per la ripresa degli allenamenti, e soprattutto sul ritorno all’attività agonistica, ancora non c’è una data e nemmeno tante certezze.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che riporta le parole del preparatore atletico del club rosanero, Marco Petrucci.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente su Repubblica in edicola:
“Difficile dire adesso come lavoreremo perché tutto il lavoro sarà parametrato sulla durata dello stop. Se lo stop dovesse essere di due mesi, il primo giorno di allenamento lo impiegheremmo per sostenere dei test motori in modo da capire il grado di condizione atletica di ogni calciatore. Testeremmo forza e resistenza parallelamente alle valutazioni del nutrizionista su massa magra e massa grassa: il risultato del nostro monitoraggio servirebbe per programmare una mini preparazione in vista del ciclo di otto partite che mancano alla fine del campionato e per dosare i carichi di lavoro individuali.. Il nostro obiettivo adesso è non fare prendere peso ai ragazzi, evitare che perdano tono i gruppi muscolari che vanno più in sofferenza rimanendo fermi e allenare la resistenza con le cyclette. Le bici da camera aiutano, ma non è proprio la stessa cosa rispetto all’allenamento con la corsa… Quando abbiamo iniziato il ritiro a Petralia Sottana mancavano tre settimane alla prima partita di campionato. L’ideale sarebbe ripetere quel tipo di ciclo di lavoro. Tutto quello che abbiamo fatto in ritiro ormai è perso, sono passati più di sette mesi. Ma questo vale per tutte le squadre. Adesso sta tutto nel tipo di lavoro che fanno i ragazzi a casa. .. il tipo di lavoro che stanno facendo i ragazzi mi sta dando ugualmente soddisfazioni. Si comportano tutti da professionisti seri… a fine allenamento tutti mi mandano il video delle loro sedute personalizzate e il resoconto di quello che hanno fatto, frequenza cardiaca compresa. È dura per una squadra lavorare ognuno per i fatti propri, ma il nostro è un gran bel gruppo di lavoro e merita di togliersi le soddisfazioni per le quali stiamo faticando”.
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