Stranieri in rosa: nostalgia di casa e voglia di calcio

Martin ha visto per poche ore il secondogenito Le videochiamate di Mauri e l’ansia di Kraja.
Mario Santana: ” Non è facile isolarsi ma dobbiamo essere d’esempio per tanti giovani”.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.

Anche loro distanti, ma uniti. Sono i giocatori del Palermo stranieri che hanno lasciato le rispettive famiglie a migliaia di chilometri di distanza. Il calore di un abbraccio in questi giorni di distanziamento sociale manca a tutti.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea la nostalgia di casa di tanti giocatori rosanero che dall’inizio dell’epidemia vivono lontani dagli affetti più cari.
Come Martin che ha visto il figlio neonato per pochi giorni ed è tornato a Palermo in attesa che la moglie lo raggiungesse con l’intera famiglia. Il virus ha stoppato tutto.
Nostalgia per Mauri che teme per la situazioni in Argentina, dove vivono i suoi parenti.
Bubacar Marong, che vive isolato nella sua casa di Partanna-Mondello ma almeno lui ha trovato una nuova famiglia, quella rosanero, che gli ha alleggerito una storia pesante da mettere alle spalle: quella della fatica fatta in Libia per mettere insieme gli oltre 19 mila euro che gli è costato complessivamente il viaggio fino alle coste siciliane, scrive Tripi.
E ancora Martinelli con i genitori in Svizzera, molto vicini alle zone rosse dell’epidemia. Condivide con Lancini non solo la casa ma anche le preoccupazioni per la situazione scoppiata al nord Italia.
Testa alla famiglia anche per Kraja che come Doda hanno gli affetti lontani ma vicini a zone ad alta pericolosità di contagio.
Santana invee, a Palermo con la famiglia, prova ad essere leader anche in questi momenti: “La forza mentale di ognuno di noi è fondamentale, non è facile isolarsi da quello che succede fuori, ma noi calciatori abbiamo una grande responsabilità perché siamo d’esempio per tantissimi giovani. L’affetto e l’entusiasmo dei miei compagni e di tutti quelli che lavorano per il Palermo mi dà la carica per tornare in campo il prima possibile“.
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