A fine Marzo, a seguito delle norme più rigide di sicurezza da seguire per far fronte all’emergenza coronavirus, il mercato ortofrutticolo ufficiale era rimasto chiuso.
Ed è così che qualche palermitano ha preferito trovare un’alternativa valida, credendo di non venire scoperto: un mercato abusivo, senza alcuna regola o autorizzazione.
Questo mercato abusivo però è venuto alla luce eccome, e la Guardia di Finanza ha preso provvedimenti in un grande capannone, che il titolare aveva dichiarato come “deposito”. Ma deposito non era.
“In quella situazione di chiusura del mercato, il titolare della concessione intendeva operare in una situazione di monopolio, a discapito dei colleghi”, dice il generale Antonio Quintavalle Cecere, comandante provinciale della Guardia di finanza di Palermo.
Gli investigatori del Gruppo di Palermo, come riporta Repubblica, guidati dal colonnello Alessandro Coscarelli, hanno tenuto sotto controllo il capannone per giorni, notando un grande via vai di piccoli e grandi commercianti. Poi, sono intervenuti. Ed è scattato il sequestro amministrativo dell’area, eseguito dai finanzieri del Secondo nucleo operativo metropolitano e del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, con il supporto dei Baschi verdi del Gruppo Pronto impiego.
“Nel corso del blitz sono state trovate venti persone all’interno del capannone – spiega ancora il generale Quintavalle Cecere – il rappresentante legale della società, operatori e clienti. Tutti sono stati sanzionati per la violazione delle misure previste dai decreti anti-covid“.
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