Sarebbero il gusto e l’olfatto i principali campanelli d’allarme del Covid-19.
Una ricerca realizzata a Brescia dalla Clinica Laringoiatrica su 500 pazienti positivi al virus ha evidenziato che due persone su tre presentavano alterazioni proprio del gusto e dell’olfatto.
Lo studio realizzato dalla Clinica laringoiatrica dell’Ospedale Civile di Brescia in collaborazione con Karolinska Institut di Stoccolma, svela un particolare importante nella lotta al coronavirus e cioè che il vero campanello d’allarme sarebbero proprio gusto e olfatto poichè il primo tampone può anche risultare negativo.
Come già in uno studio simile realizzato dall’ospedale Sacco di Milano, è emerso che nella stragrande maggioranza dei casi (in circa due casi su tre) ai sintomi classici di Coronavirus si accompagnasse quello che per lungo tempo era solo un sospetto, e che invece adesso pare una certezza (anche scientifica): l’alterazione o addirittura la perdita del gusto e dell’olfatto.
Una circostanza che si verificherebbe in particolare nelle persone con sintomi così lievi da non poter riconoscere a distanza una probabile positività al Covid-19. Queste persone, che siano totalmente asintomatiche oppure paucisintomatiche, potrebbero dunque diventare un pericoloso veicolo d’infezione, incubando il virus e potendo trasmetterlo ad altri. Senza nemmeno saperlo.
Questo quanto si legge su bresciatoday.it che riporta lo studio realizzato nella città lombard in collaborazione con l’Istituto svedese.
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