Serie C, nelle trattative l’imprenditore che puntò al vecchio Palermo.
Allarme Sicula Leonzio. Il presidente Leonardi: «A noi nessun aiuto, nemmeno a livello di tassazione e di Cig».
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Le siciliane di Serie C alle prese con l’incertezza sul futuro e – il Catania – con la questione della cessione della società.
Inizia così l’articolo di Daniele Lo Porto e Salvo Di Salvo che fanno il punto dei due club siciliani di Lega Pro.
La cordata di Fabio Pagliara e Maurizio Pellegrino sta cercando di accelerare per acquisire la società etnea anche in considerazione del prossimo Cda che dovrebbe riunirsi in settimana.
Ci sarebbe almeno un altro pretendente, non siciliano, e nelle ultime ore una pista che sembrava essersi raffreddata è diventata di nuovo calda. Raffello Follieri, l’imprenditore pugliese trapiantato negli Usa, che già avrebbe manifestato interesse per il «vecchio» Palermo, l’estate scorsa, sarebbe infatti pronto a tentare un nuovo assalto al club di Torre del Grifo, scrive il giornale.
Un’indiscrezione lanciata da Tmw , non smentita ne confermata da Follieri che aveva già ricevuto a novembre un no da parte della dirigenza etnea ma che sembra non essersi rassegnato.
Il tempo, però, passa e il rischio che si possa arrivare al fallimento è una ipotesi remota ma non impossibile, per cui non è da
escludere la costituzione di una nuova società, con ripartenza dalla serie D.
Anche in casa Atletico Leonzio ci sono problemi: “Stiamo attendendo le linee guida, il governo ancora non ci ha dato risposte certe sulla cassa integrazione e anche la prossima assemblea è di conseguenza slittata… Bisogna capire che i presidenti di serie C portano avanti questa categoria per passione, per puro divertimento. Abbiamo pochissimi introiti dai diritti tv, la legge Melandri dà un’agevolazione minima. La stagione costa a noi due milioni l’anno, mentre gli introiti sono massimo 300 mila euro. Gli introiti in C sono pari a zero. La Leonzio, anche se spende di meno, rispetto a Bari e Reggina, spera nella Serie B, perché prova a creare qualcosa e poi non è detto che chi spende di più vada in B. La riforma si potrebbe fare al massimo dalla prossima stagione,non si possono danneggiare certe società: si deve fare a bocce ferme“.
Queste le parole del presidente Leonardi.
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