Intervistato da Tuttomercatoweb, Franco Vazquez, gioiello del recente passato insieme a Paulo Dybala ha parlato della situazione che sta vivendo in Spagna, legata al coronavirus e non solo, parte dell’intervista è stata anche riservata al flusso dei ricordi legati al Palermo e ai tifosi rosanero.
In merito al coronavirus risponde: “In Spagna la situazione è delicata, proprio come in Italia. Qui il virus è arrivato un po’ più tardi, ma con la stessa forza”.
Come passa le proprie giornate El Mudo Franco Vazquez?
“Per quanto possibile mi alleno, faccio degli esercizi seguendo il programma della società e durante il resto della giornata leggo un po’, guardo Netflix dove sto seguendo un docufilm su Michael Jordan dopo aver visto praticamente tutto (sorride, ndr) e poi gioco alla Play”.
Il compagno di sempre alla Play, resta lui… Paulo Dybala, ed anche un ex compagno al Palermo come Gaston Brugman– rivela lo stesso giocatore argentino.
E tra le squadre scelte…
“A me piace l’Arsenal, da sempre. Paulo invece prende il Real Madrid oppure ogni tanto la Juve. Lui cambia, io resto fedele all’Arsenal (sorride, ndr)”.
Si parla anche di calcio giocato, in Spagna la situazione sembra questa dalle parole di Franco Vazquez:
“Ufficialmente non ci hanno detto nulla. Però pensano che entro l’undici maggio possiamo tornare ad allenarci. Tutto dipende dall’evoluzione del virus. La voglia di ricominciare c’è ed è forte. Ma subentra anche un po’ di paura, di contagiare ed essere contagiati. Però, bisogna ricominciare…”.
C’è stata anche la preoccupazione per l’amico di sempre Paulo Dybala, contagiato dal coronavirus: “Sta bene, questa è la cosa più importante. Si sentiva stanco più del normale, ma fortunatamente è passato”.
Sul taglio di stipendi, se ne parla anche al Siviglia…:
“Si. Abbiamo parlato con la società. Da quando il calcio si è fermato i club non hanno più ricevuto soldi ed è normale che possano andare in sofferenza. Prima di trovare un accordo abbiamo parlato per tanto tempo, ovviamente non siamo felici di toglierci i soldi perché li abbiamo meritati sul campo. Ma in una situazione di crisi bisogna dare una mano pensando soprattutto a preservare il futuro. Ho parlato con Paulo, Brugman e Sorrentino: anche in Italia c’è confusione, non si sa quando si ricomincerà. Mi auguro che presto si possa tornare in campo”.
Una stagione importante quella con la maglia del Siviglia, forse però sarebbe arrivato anche il momento di cambiare squadra per il Mudo, perché no magari un ritorno in serie A:
“Siamo terzi in classifica, vogliamo arrivare in Champions. Stavamo facendo una grande stagione. In Europa League avremmo dovuto giocare contro la Roma. In Coppa del Re invece siamo stati eliminati da una squadra di C e questa è stata l’unica nota stonata. Ho ancora un anno di contratto.
Sono al Siviglia da quattro stagioni, mi sento come a casa. La città mi piace, il club pensa in grande. Non so cosa succederà, quando finirà questo brutto momento valuteremo se continuare o separarci.
Sul proprio rendimento commenta: “Ho giocato meno degli anni scorsi, è cambiato l’allenatore. Ma ho fatto trenta partite, sei gol e due assist”.
Sul ritorno in serie A? Dell’Italia ho un grande ricordo. A Palermo ho vissuto anni bellissimi, la Serie A mi piace. Si, in futuro vorrei tornare“.
E il Palermo è affiorato nei ricordi di Vazquez in automatico, proprio il Palermo che adesso si trova in serie D:
“Che tristezza. Il Palermo ha tifosi fantastici e conservo grandi ricordi della mia esperienza, vederlo in D è molto triste. Ma per due passi indietro se ne possono fare tre in avanti, gli auguro di risalire”.
Su un futuro in serie A, sembra che proprio la Lazio si sia fatta avanti su battuta di Correa…
“Ci conosciamo da Siviglia, abbiamo giocato insieme. Il suo era uno scherzo, non so se la Lazio mi voglia davvero oppure no. Ma è una grandissima squadra. E sarebbe bello giocare in biancoceleste”.
Altre news
Palermo, attesa per Di Francesco: a Modena rientro da titolare?
VIDEO – Storie Rosanero, i bomber di un Palermo che fu: Calloni e De Rosa
Palermo, non è sempre colpa della sfortuna