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Langella: “Caro Palermo, il pranzo è servito. Io, la chitarra, la pizza e il calcio in Serie A”

Alla scoperta del centrocampista emerso nel 2020 nel particolare racconto a tre voci con mamma e papà.
Christian ha già vinto la Serie D con il Bari e praticamente può fregiarsi del bis in rosanero: “Un’avventura iniziata bene”.

I genitori sono certi: ” E’ in prestito ma se il club lo confermerà, lui sarà solo felice”.

Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.

L’ultima volta fu per Capodanno. Toccata e fuga. Christian Langella non abbraccia i genitori, Salvatore e Pina; il fratello Manuel e Birillo, cane bolognese, considerato in famiglia il terzo figlio, da circa quattro mesi.
Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci che traccia il profilo di Christian Langella anche attraverso le parole dei genitori, ripartiti per Pisa dopo le feste natalizie.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente sul Corriere dello Sport in edicola:
“Il primo gol fu la fine di un incubo, emozione indescrivibile, non segnavo quasi da un anno, e mai in casa, neanche a Bari. Festa e liberazione da una stagione senza l’acuto. Centoquindici giorni senza un vero contatto, un’eternità… Il mio sogno è arrivare in serie A, il più in alto possibile, voglio dimostrare, prima a me stesso, che sono in grado di farcela”.

la madre “E’ un ariete, testardo. Da bambino, se voleva una cosa ti martellava fino ad ottenerla. Non è che ora abbia perso il vizio! Mai cercato giocattoli né cartoni animati. Ricordo che, a due anni e mezzo, in Egitto, batteva i piedi per la macchina fotografica di mio marito e abbiamo dovuta dargliela altrimenti si portava a casa piramidi e sfinge!.. Prima delle interrogazioni, ripassava con me gli argomenti palleggiando con una palla da tennis legata ad un filo. Strano? Direi. Ma anche se guardava la televisione, doveva avere qualcosa di rotondo sotto ai piedi”.

il padre“Christian soffre in silenzio, non è uno che chiama per tornare a casa. Sa cosa fare. Ha comprato una chitarra e studia con un maestro particolare: Ricciardo. E’ sempre stato responsabile. A Pisa, i suoi amici hanno la fidanzatina. Lui ama il calcio. Mi dice: “Per la ragazza, aspetto la storia giusta! E se non sfondo, vengo nella tua pizzeria”. Nella quale ha fatto il cameriere solo per il programma scuola-lavoro. E si è fatto addirittura pagare!… Il 7 aprile, ha fatto il compleanno. Di nascosto, abbiamo parlato con Pelagotti e, per regalo, ha trovato una cena a base di sushi per il quale va matto. Le candeline le ha spente su un tiramisù preparato da Peretti, Fallani e Doda.
Nel futuro? E’ in prestito dal Pisa. Conosco, però, Christian, e se il Palermo lo riconfermasse, sarebbe felice. E io fuggo da casa a piedi e vengo in Sicilia di corsa!”.

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