Coronavirus, la lamentela dei fuori sede: “Rientrare a casa non è un capriccio”

L’emergenza Coronavirus sta facendo emergere tanti lati del Paese rimasti sommersi fino a poco prima dell’emergenza. Uno tra questi è l’elevato numero di studenti e lavoratori fuori sede che dal sud vanno verso la penisola italiana in cerca di lavoro o studi mirati.

È il caso di Francesca, ragazza fuori sede che risiede a Pisa e intervistata dal portale online Open, che ha dichiarato di sentirsi “presa in giro”. Continua la sua denuncia: “Dopo la conferenza di Conte ho comprato un volo Pisa-Catania, operato da Ryanair. Poi però è stato cancellato senza motivo”

“Sul sito Alitalia puoi prenotare da Pisa o Firenze solo a partire da giugno, Easyjet scomparso, Trenitalia non mi dà tratte Pisa-Catania fino a giugno». Numerosi sono stati i tentativi per trovare “vari incroci di treni, autobus e aerei ma fino al 17 maggio non c’è modo di rientrare. Nessuno ha speso una parola per i fuori sede, il nostro diritto a rientrare a casa è considerato un capriccio“.