Protocolli di sicurezza, ipotesi di ripartenza del campionato, come regolarsi con promozioni e retrocessioni. Sono i tre temi di una nostra inchiesta esclusiva con tutti i club del girone I. Le risposte dei presidenti, dei Direttori e dei dirigenti di tutte le squadra avversarie dei rosanero.
Venerdì 8 maggio si riunirà il Consiglio federale della Figc doveva decidere sulla ripresa o meno dei campionati e le modalità con le quali essa potrebbe avvenire. In attesa di conoscere il verdetto che verrà emesso, abbiamo posto alcune domande su questa spinosa questione alle 18 società di calcio partecipanti al campionato di serie D . Ecco tutte le risposte.
Capitolo 1: i protocolli di sicurezza
1- CHE POSIZIONE HA LA SUA SOCIETÀ RISPETTO AD EVENTUALI PROTOCOLLI DI SICUREZZA DA SEGUIRE PER RICOMINCIARE?
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– ACR Messina, Leonardo Pasquale – Direttore Sportivo : ”Rispetto ai protocolli di sicurezza per un eventuale ma credo impossibile ripresa permangono forti dubbi poiché l’applicazione degli stessi comporta degli sforzi che nessuno se non in serie A può rispettare.”
-ASD Calcio Biancavilla 1990, Marco Coppa – Direttore Sportivo : ”Noi rispetteremo la decisione della lega perché credo e sono sicuro che decideranno la cosa più giusta da fare.”
– Cittanovese Calcio, Francesco De Matteis – Vice Presidente: ”Sinceramente sentir parlare di ripresa dei campionati di calcio, soprattutto a livello dilettantistico, mi sembra davvero un ragionamento fuori da ogni presupposto logico.”
– Castrovillari Calcio 1921, Giuseppe Agostini – Presidente: ”Sono per la tutela della salute delle persone e non mi sembra opportuno in queste condizioni riprendere il campionato.”
– Acireale Calcio 1946, ) Giuseppe Fasone – Direttore Generale: ”Numerosi oneri economici che una società dilettantistica sopporta, al sommarsi di costi di sicurezza – senza sussidi economici – sarà tragico per molte piazze.”
– ASD Corigliano Calabro Calcio, Mauro Nucaro – Presidente: ”Noi non abbiamo la forza economica e la competenza per fare i tamponi e fare rispettare i protocolli di sicurezza stabiliti dal Decreto.”
– FC Messina, Marco Ferrante – Direttore Generale: ”Non ci sono le condizioni per ricominciare, i protocolli sono assolutamente precisi e corretti ma non attuabili in queste categorie.”
– FC Giugliano 1928, Luigi Sestile – Presidente: ‘‘Credo che la mia società, come presumo anche le altre, non riusciremo ad attivare i protocolli sanitari che si devono mettere in campo per far ripartire il campionato.”
– Licata Calcio, Salvatore Greco: ”Ricominciare sarà piuttosto difficile, i protocolli dovranno essere e saranno stringenti e potranno mettere a dura prova la maggior parte delle società, non solo dilettantistiche.”
– Asd Marina di Ragusa, Francesco Postorino- Amministrato Delegato: ”Per quanto riguarda i protocolli credo che poche Società potrebbero seguirli.”
– Marsala 1912, Girolamo Li Causi – Vice Presidente: ‘‘Siamo messi molto male, non siamo attrezzati. Ci sono grosse difficoltà nelle categorie dei professionisti immaginate da noi.”
– Società Sportiva Nola 1925, Francesco Mennito – Direttore Sportivo: ”I protocolli di sicurezza sono di difficilissima applicazione, per cui giochiamo con la sicurezza dei ragazzi. Se ci sta un minimo dubbio di non poter garantire alcun errore o di evitare un possibile contagio è meglio assolutamente evitare di riprendere il campionato che per noi di fatto è finito.”
– U.S. Palmese 1912: ”I protocolli di sicurezza ovviamente sono da rispettare, ma per le società dilettantistiche sono estremamente onerosi da applicare.”
– ASD Roccella 1935, Luigi Baldari- Dirigente e Team Manager: ”I protocolli di sicurezza da seguire per ricominciare sono onerosi per le società dilettantistiche.”
– ACD San Tommaso, Annino Cucciniello –Direttore Generale : ”Sarebbe complicato seguire i protocolli dati non solo per noi ma penso per almeno il 90% di tutta la serie D.”
– U.S. Savoia 1908, Giovanni Rais – Direttore Generale: ”Il protocollo sarà sicuramente oneroso dal punto di vista economico anche perché andrà ripetuto periodicamente, vorremmo solo capire, nel caso, a carico di chi sarà questa spesa.”
– ASD Troina, Giuseppe Calaciura – Direttore Sportivo: ”Riteniamo che per molte società non solo di serie D, ma anche di C, sarà difficile poter ricominciare con i protocolli di sicurezza decisi. Le società non sono attrezzate né economicamente, né strutturalmente.”
Il Palermo, attraverso l’AD Sagramola, ha dato una risposta unica: “Qualsiasi decisione presa dalle competenti autorità che non penalizzi la nostra posizione sarà da noi accettata diligentemente”
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