L’assemblea,ecco sede e momento per risolvere i contrasti.
Sul tavolo le dimissioni del vice presidente Di Piazza e i piani strategici necessari dopo il ritorno in Serie C.
La tifoserie vive con apprensione il clima conflittuale tra i soci rosanero.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola.
Per non rischiare di frenare la risalita del Palermo, questa querelle societaria deve trovare una soluzione rapida..
Inizia così l’articolo di Paolo Vannini che sottolinea come l’assemblea di martedì prossimo può e dovrebbe diventare un’occasione per fare chiarezza all’interno della società
Non ci sono molte opzioni, o uno dei soci liquida l’altro diventando padrone al 100% del club, oppure i toni si abbassano e si trova un modus vivendi che consenta alla squadra di proseguire un percorso costruttivo, scrive Vannini.
Anche perchè continuare a punzecchiarsi non solo nuoce all’immagine del Palermo ma delude le aspettative dei tifosi che speravano in una nuova società lontana dai querelle e discussioni dopo anni di tristi vicende extra calcio.
Senza entrare nel merito di chi ha torto o ragione, su quale versione si giusta o sbagliata, sarebbe opportuno andare verso un chiarimento e non
acuire le differenze perchè rallenterà soltanto un processo di crescita che era già iniziato.
Rileggendo con attenzione l’ordine del giorno dell’assemblea del giorno 9, si potrebbe ipotizzare che una soluzione si troverà: dimissioni, messaggi social, i rilievi su Sagramola da parte di Di Piazza.
Insomma una resa dei conti che può avere un solo obiettivo: rendere serenità all’intera compagine Palermo, impegnata nella delicata fase di passaggio dal dilettantismo al professionismo. Non si può certo gestire una società che pensa in grande con una lite al giorno, scrive Vannini in conclusione di articolo.
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