Continua a infittirsi la querelle tra il Brescia e Mario Balotelli. L’ennesimo capitolo tribolato di colui che doveva diventare il nuovo fenomeno del calcio italiano. Già da giorni Super Mario e il club navigano in cattive acque. Dalle parole del tecnico Diego Lopez si era evinto che “Balo” non si sarebbe fatto trovare pronto al rientro post Covid, prendendo una via diversa da tutto il gruppo (che al contrario aveva con professionalità rispettato i protocolli d’allenamento individuale).
Da qui l’inasprimento del rapporto con i bresciani che hanno deciso di mettere fuori rosa l’attaccante e successivamente licenziarlo per giusta causa. Balotelli ora è costretto ad allenarsi da solo alle 19. Ha chiarito la vicenda l’avvocato del Brescia Grassani che in una nota ha spiegato: “Balotelli è l’unico calciatore europeo della massima serie che ha avuto l’ardire di mettere in mora il proprio club per lo stipendio di Marzo. Pazzesco. Quando tutte le attività erano state sospese con conseguenti difficoltà economiche”.
“Balotelli ha fatto delle diffide alla società sempre in tarda serata tramite email, quando era piuttosto normale che gli uffici fossero chiusi. Ormai abbiamo perso il conto delle sue diffide. Se continua così potrà laurearsi Honoris Causa in Giurisprudenza”.
Pronta la replica di Mino Raiola: “Dirò a Mario di mandare le email di mattina. Evidentemente di sera non le leggono, il problema è che lui si allena in tardo pomeriggio e solo allora si rende conto delle discriminazioni nei suoi confronti. La verità verrà fuori, mi sembra normale che un lavoratore voglia lo stipendio dopo 3 mesi. L’avvocato Grassani non le fa pagare le parcelle ai suoi clienti di Marzo? Inoltre il Brescia è l’unica società a non aver fatto i tamponi ai propri tesserati”.
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