Il sindaco Orlando ha continuato la sua lunga chiacchierata con la nostra redazione in una diretta facebook con il nostro direttore Carlo Cangemi e l’esperto redattore Fabio Tedesco. Il primo cittadino di Palermo ha spiegato le caratteristiche della nuova ordinanza, con particolare riguardo per la movida dei giovani. Poi altri importanti questioni sui mercatini del capoluogo e i suoi lavoratori. Ecco le sue dichiarazioni:
La nuova ordinanza: “L’ordinanza è mia, e me ne prendo la responsabilità, applicata da stasera alle 20, non si possono vendere alcolici in negozi che vendono altri prodotti. Si può andare in un pub, in un ristorante, si possono comprare alcolici da asporto ma non in bottiglie di vetro, si deve rimanere nel circondario del locale fino a mezzanotte. Da mezzanotte all’una e 30 non è possibile fare asporto di alcolici, ma all’interno del locale sì. Senza vendere alcolici è possibile che rimangano aperti anche i bar che vendono cornetti, rosticceria e quant’altro. Quest’ordinanza rimane valida per un mese ogni giorno. Ha valore sperimentale, vedremo come andrà. Qualora si evidenziassero problemi, sono pronto a modificare. Io non sono contro la movida”.
Poi con un po’ di sana ironia continua: “Ci si può ubriacare al bancone e seduti al tavolino. Poi dall’ una e mezza finisce la movida. Ma fino a quell’ora sarà possibile ubriacarsi. É importante la gradualità, cosicché non si creino assembramenti. I primi danneggiati sarebbero i ristoratori e i gestori. Si può comprare alcol ma non in bottiglia di vetro. L’ ordinanza non l’ho fatta per il fine settimana ma per ogni giorno. Vediamo come va”.
Una “risposta” alle critiche che mirano all’orario di chiusura dei bar: “Non sono per niente contro la movida. Se vogliamo che vengano 9 turisti dobbiamo fargli capire che siamo al sicuro qui. Proteste sull’orario di chiusura? Prima c’erano bar che chiudevano all’1 e alcuni alle 2 e allora ho fatto una via di mezzo: all’1 e 30. Ma questo varrà per tutta la settimana. Dobbiamo cominciare che la vita deve ricominciare all’aperto, per questo abbiamo aperto le aree pedonali ma non nel centro storico. Come si può superare la differenza tra centro e periferia?”.
Altra importante questione toccata da Leoluca Orlando è stata quella dei mercatini: “Vediamo quali sono quelli che si possono mettere in sicurezza e per adesso questi sono 10. Perché non dobbiamo fare centri commerciali all’aperto? Perché si deve andare ogni giorno al Forum? E non si deve dare invece la possibilità di comprare le cose in un luogo in città. Mediamente sono 750 le persone che lavorano in queste attività. Se noi apriamo per ipotesi 10 mercatini, pensate quanti posti di lavoro. Si deve dare la possibilità al cittadino di avere un centro commerciale sensa che ci sia effettivamente”.
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