Un’altra boccata amara nell’album dei ricordi dei tifosi rosa-nero che ricorderanno, la finale di Coppa Italia del 1979, al San Paolo e che ha già un motivo alquanto insolito per essere ricordata: in diretta tv Rai, ben 41 anni, fa tutto il primo tempo non sarà trasmesso, e proprio il gol del Palermo andrà perduto.
Un gol che videro quindi i soli tifosi presenti al San Paolo per una notizia annunciata in diretta che poté sembrare clamorosa: Palermo in vantaggio, dopo un solo minuto, contro una squadra eccezionale come la Juventus, proprio quella Juventus.
A cinque anni dalla beffa con il Bologna, il Palermo accarezzava nuovamente il sogno di alzare la Coppa Italia. Tutto merito di un gol che nessuno vide in diretta, quello di Vito Chimenti, che però non bastò per regalare il primo trofeo al club rosanero,e il Giornale di Sicilia riporta le sue parole: “Abbiamo perso contro la nazionale, basta leggere i nomi di chi era in campo per loro. Noi però abbiamo fatto la nostra partita, senza temere nessuno“.
Il collegamento ripartì al rientro delle squadre dopo l’intervallo e fu proprio lì che qualcosa cambiò: «Andammo molto presto in vantaggio – ricorda Chimenti – stavamo dominando e per quanto ricordo abbiamo fatto un grande primo tempo.Poi nella ripresa ci siamo abbassati troppo».
Fu proprio Chimenti a lasciare il campo nella ripresa: “Ad inizio ripresa ho provato a resistere, ma ho preferito uscire per una grande botta al ginocchio. Cabrini m’ha preso proprio il legamento da dietro, mentre stavo andando in porta. Mi fece subito male e non riuscivo più a correre“.
Molti ricordano questo episodio come quello decisivo per le sorti rosa-nero, che arretrò sempre più, nonostante l’inferiorità numerica in cui anche i bianconeri furono costretti. La rete del pareggio arrivò con Brio, Causio a tre minuti dalla fine decretò la vittoria della Juventus.
Eppure Chimenti sottolinea che questa non fu per lui la sconfitta più grande:
“Il rimpianto vero – conclude- è stato quando sono andato via da Palermo, non quello“.
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