Due soli spezzoni di partita durante la stagione ma per il jolly il futuro sarà ancora in Sicilia.
La storia: cresciuto nel vivaio dell’Atalanta
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Il Palermo e la strana storia del numero 10. Potrebbe essere questo un titolo adatto al libro rosanero dedicato alla particolarità, negli ultimi anni, del rapporto tra il 10 e i giocatori che lo hanno portato sulle spalle.
Inizia così l’articolo di Antonio La Rosa che sottolinea come, tranne Miccoli, tutti quelli che hanno indossato la maglia rosanero numero 10 non hanno lasciatoun segno indimenticabile nella storia del club: Di Gennaro, Joao Silva, Hiljemark, Coronado, Trajkovski e ora Rizzo Pinna, che tranne due spezzoni con Palmese e Troina, non è sato sicuramente fra i protagonisti della promozione.
Il suo bilancio è sicuramente negativo anche per alcuni infortuni o incomprensioni con il tecnico Pergolizzi che lo aveva pubblicamente bacchettato durante la stagione.
Paradossalmente però per il ventenne trequartista milanese non è scontata la bocciatura in vista della prossima stagione in C. A suo favore “giocano” la formula del trasferimento la scorsa estate (è stato acquistato a titolo definitivo) e la presenza di un nuovo allenatorescrive La Rosa che puntualizza come tranne sorprese il tecnico dovrebbe essere Caserta.
Rizzo Pinna intanto è stato protagonista durante il lockdown con la playstation, contribuendo, in qualità di vero numero 10 capace di fare la differenza, alla qualificazione del Palermo Esports alle Final Eight del campionato eSerieD.Basterebbe farlo adesso anche nel calcio vero.
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