Il Presidente del Palermo, Dario Mirri, questa mattina ha rilasciato delle dichiarazioni a Repubblica che stanno facendo discutere tantissimi tifosi palermitani, incuriositi dalle novità esposte dall’imprenditore.
Prima di parlare delle nuove dichiarazioni, però, è necessario fare un passo indietro. Quando il Palermo circa un anno fa non riuscì a raggiungere l’iscrizione al campionato di Serie B, furono diversi i profili accostati alla Società di Viale del Fante. Tra questi vi fu persino chi si dedicò a ridicole passerelle per la città, dichiarando di avere grandi progetti e disponibilità economiche che poi, concretamente, non furono messe sul piatto quando il Sindaco Orlando presentò il bando per l’acquisizione del titolo sportivo del Palermo.
Tra i personaggi che sorsero all’epoca iniziò a farsi largo Dario Mirri, che già i palermitani conoscevano sia per la sua attività imprenditoriale nel capoluogo di Regione siciliano, sia per aver sostenuto economicamente il Palermo qualche mese prima nella delicata questione stipendi. Apprezzato dai più, Mirri era il più accreditato a diventare il nuovo proprietario del Palermo, e quando il suo progetto per la città si unì a quello di Tony Di Piazza furono in molti a pensare che non ci fosse più nulla da discutere circa il vincitore del bando: il Palermo sarebbe stato consegnato nelle mani del duo siculo-americano.
Fin dal primo momento Mirri ha avuto un atteggiamento molto umile, a volte fin troppo: più volte all’inizio della sua presidenza annunciava a chiare lettere che lui avrebbe potuto portare il Palermo fino alla Serie B, lasciando poi entrare in Società qualcuno con maggiori disponibilità pronto a sostenere le ambizioni e le finanze rosa-nero. Un atteggiamento di grande schiettezza, che tendeva ad allontanare ogni illusione da parte dei tifosi e probabilmente anche ogni eccessiva aspettativa dopo anni di cocenti delusioni. Da qualche tempo a questa parte, però, il registro delle dichiarazioni di Mirri è cambiato radicalmente.
Stamattina, nelle parole che tutti abbiamo letto, Mirri ha apertamente detto di voler riportare il Palermo in Serie A, dichiarando implicitamente dunque di avere persino i mezzi per sostenere una Serie B ad alti livelli, mettendo da parte ogni spirito di moderazione e cauto ottimismo.
La svolta nelle dichiarazioni di Mirri è con ogni probabilità rintracciabile nelle parole di Rinaldo Sagramola di qualche mese fa; l’amministratore delegato rosanero nel corso di un’intervista televisiva aveva detto che se doveva trovare un aspetto da migliorare in questa Società era l’eccessiva modestia e l’eccessiva tendenza a dire che “si era pronti a mettersi da parte”.
Per l’ex dirigente del Brescia era fondamentale affermare che si è pronti a restare, e non il contrario. Dario Mirri, dunque, non la racconta giusta. Il suo voler puntare fino alla A sembra una sana arroganza: probabilmente dietro le sue parole vi era una cautela eccessiva dovuta alla conoscenza della piazza palermitana, pronta ad esaltarsi al minimo segnale così come a deprimersi quando le cose non iniziano ad andare come previsto.
Non è questa la sede opportuna per valutare l’effettiva solidità economica di Dario Mirri, dal momento che mancano gli strumenti per farlo, e oltretutto fare i conti in tasca a qualcuno è pur sempre poco elegante. Volendoci però basare sui fatti e non sulle dicerie, possiamo allora dire che il Palermo, fino a questo momento, ha le stesse potenzialità economiche del Bari dell’anno scorso, che si presentò alla vigilia del campionato di Serie C con 10 milioni di budget.
Sappiamo già che un grande budget non è sinonimo di grande campionato: tutto adesso sta nelle mani dell’esperto Sagramola e del suo team di mercato coadiuvato da Castagnini. Con Dario Mirri che osserva il Palermo, da oggi con un pizzico di cautela in meno.
LEGGI ANCHE
Lega Pro, via ai Playoff: ecco quale sarà la prima gara trasmessa in chiaro
Il 40% d’azioni date a di piazza per l’acquisto della società,L’accordo non trovato per allenarsi a boccadifalco ,Mille problemi e super sconti per la concessione dello stadio con minaccia di andare a giocare in un’altro comune e dopo tutto questo il sign.Mirri dichiara che il Palermo ha una forza economica tale da avere poche rivali in serie B….,qua i torni non contano o ci sta prendendo per i fondelli o dietro di lui c’è qualcuno che muove le file.
VOGLIAMO CHIAREZZA E FATTI CONCRETI NON PAROLE AL VENTO