Palermo, nuovi contrasti tra i soci del Palermo.
Di Piazza-Mirri, ora la frattura si allarga.
L’italo-americano dà l’ok al progetto per il centro sportivo, ma soltanto con i 15 milioni già sottoscritti. Quel budget, però, è destinato alla costruzione della squadra per la C.
Progetto da 7 milioni. Per l’impianto si valutano le ipotesi Torretta, Piana e Monreale, ma su queste basi non c’è accordo.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Un «no» mascherato da «sì». Si può riassumere così la mail con cui Di Piazza ha comunicato ieri a Mirri la propria disponibilità a partecipare nel progetto del centro sportivo del Palermo. C’è il benestare per l’investimento, ma ad una condizione: le risorse necessarie per realizzare l’impianto non dovranno essere aggiuntive rispetto al capitale da 15 milioni.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come la risposta di Di Piazza serve ad acuire la frattura fra i due soci, visto che Mirri pensava di creare una società terza, sempre sotto Hera Hora tramite cui investire sul centro sportivo. Un impegno di circa 7 milioni di euro che non erano previsti nel progetto iniziale e nel l budget triennale, che prevedeva solo investimenti sportivi. Con i 15 milioni previsti, il Palermo deve provare la risalita in serie A e non costruire il centro sportivo per cui invece servono investimenti extra.
Quelli che Di Piazza, a queste condizioni, non intende sostenere, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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