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Zamparini accusato di aver violato i doveri di lealtà e correttezza

Il fallimento della vecchia società.
Deferiti Zamparini e altri 13 dirigenti.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Ad un anno dalla mancata iscrizione dell’Us Città di Palermo in Serie B, dalla Procura federale arriva una pioggia di deferimenti a carico degli amministratori avvicendatisi nel corso dell’ultimo anno di vita del vecchio Palermo.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che riporta il provvedimento di deferimento alla sezione disciplinare del Tribunale federale nazionale da parte della Procura della Figc.
Oltre che di poca lealtà e correttezza, Zamparini e gli altri deferiti sono accusati di aver determinato con il proprio comportamento una gestione anti-economica della società fino a comportarne il dissesto e per non aver posto in essere utili interventi di ricapitalizzazione idonei al risanamento della società, determinando in tal modo il suo fallimento con conseguente revoca dell’affiliazione da parte della Figc.
Con Zamparini altri 13 accusati tutti quasi con la stessa accusa ma con la differenza che per la Procura non hanno determinato il dissesto, ma hanno consentito, nonostante il loro ruolo la gestione disastrosa del club rosanero, scrive Giardina.
Ed ecco tutti i nomi:
L’ex presidente Giammarva, Daniela De Angeli, Emanuele Facile (ad durante gli inglesi), Clive Richardson, Alessandro Albanese (presidente con Arkus), Roberto Bergamo, (ad e poi presidente del club con Arkus), la figlia di Zamparini (Silvana) e la moglie, Laura Giordani, l’ex consigliere Bettini, l’inglese John Treacy, e i 3 del Cda di Arkus, Walter Tuttolomondo, Attilio Coco e Vincenzo Macaione.
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