Una ragazza di 15 anni era convinta di messaggiare con il fidanzato di 17 anni ma evidentemente si è sbagliata. Secondo PalermoToday, aveva ricevuto la richiesta di un video di lei che si masturbava, l’avrebbe fatto e inviato. Ma il giorno dopo risponde il padre, che la minaccia di diffondere il video: l’altra opzione un rapporto sessuale a tre.
Una faccenda conclusa con una condanna a 6 anni e 8 mesi per l’uomo e a 6 anni per la sua compagna. E’ stata la prima sentenza in città di revenge porn, ed è stata emessa con il rito abbreviato dal gup Piergiorgio Morosini, che ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e del sostituto Giorgia Righi. Il giudice ha anche concesso una provvisionale di 15 mila euro alla vittima, che si è costituita parte civile nel processo.
Inoltre, un sera del dicembre 2018, il ragazzo le aveva chiesto un video lei avrebbe accettato e glielo avrebbe inviato su WhatsApp. Il giorno dopo però le scrive il padre del ragazzo e le dice che la richiesta sarebbe partita da lui con la pretesa di altri filmati. I due ragazzi a quel punto avrebbero deciso di scappare e un giorno che la vittima era a casa del fidanzato, mentre lui sarebbe andato in bagno, suo padre avrebbe cercato di baciare la quindicenne. La ragazzina aveva quindi deciso di denunciare e gli imputati erano stati arrestati a febbraio dell’anno scorso.
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