Serie C, continua la guerra fredda dopo quasi un mese dall’annuncio sul confronto sulle quote.
Il presidente Mirri ha affidato tutto ai propri legali e non ha ancora presentato offerte.
Di Piazza senza fretta di vendere: non avendo avuto proposte, resta con il 40 per cento.
Prossima assemblea. Giovedì riunione dei soci sulla denominazione, nessun aggiornamento previsto sui vertici.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola
Dal grande gelo al grande silenzio. È passato quasi un mese dal comunicato con cui, al termine dell’assemblea dei soci di Hera Hora, sul sito del Palermo veniva annunciato l’avvio del «confronto sul futuro trasferimento delle quote» da Di Piazza a Mirri. Un confronto che, di fatto, tra i due proprietari del club rosanero non si è ancora concretizzato.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che sottolinea come Di Piazza non ha ancora ricevuto proposte di acquisto del suo 40% di proprietà. Lo stesso Mirri, che ha dato incarico ai suoi legali di effettuare una valutazione delle quote dell’imprenditore italo americano, non ha avanzato alcuna proposta ne si pensa possa farlo in occasione della prossima assemblea dei soci di giovedì che avrà come tema il cambio di denominazione.
Dunque si va avanti in una specie di guerra fredda anche perchè l’attuale situazione economica ed il fatto di essere in serie C non stimolano eventuali investitori: oltre a non aver ricevuto offerte da Mirri, Di Piazza non ha intavolato trattative nemmeno con soggetti terzi, pur avendo raccolto un paio di manifestazioni di interesse dopo aver annunciato la propria volontà di cedere le quote, scrive Giardina.
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