Negli ultimi giorni si è registrata un’impennata dei contagi che non è passata inosservata all’istituto superiore della Sanità. Così, mentre tutti trascorrono la propria estate fra discoteche, pub e spiagge super affollate, il rischio del contagio fra ragazzi e adulti sembra essere una vecchia storia ormai dimenticata.
I Presidenti di Regione pensano nel frattempo alla riapertura delle scuole a metà Settembre; la Campania ha previsto 180mila tamponi per tutto il personale degli istituti; Il Lazio invece 120 test sierologici agli operatori scolastici fino al secondo grado.
Aumentano i focolai sparsi nello stivale: nella provincia di Trento sono stati individuati 20 casi totali; in Campania crescono i positivi soprattutto fra il casertano e il comune di Castel Volturno.
Anche in Sicilia la situazione sembra essere negativa, fino a ieri si sono registrati 7 nuovi casi.
Il governo in queste ore sta lavorando per capire come risollevare la situazione; si attende una proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre.
Commenta il presidente campano De Luca: “Non so che combinerà il ministro della pubblica istruzione, che Dio ce la mandi buona… noi dobbiamo mandare i nostri ragazzi a scuola in sicurezza… Quando noi chiudevamo, altrove si facevano iniziative pubbliche, ‘Milano non si ferma’, ‘Brescia non si ferma’, ‘Bergamo non si ferma’; poi si sono fermati a contare le migliaia di morti”.
E mentre i presidenti di Regione commentano l’operato altrui, la situazione dell’Italia sembra essere un po’ preoccupante. Sarà forse necessario aumentare il controllo all’interno di pub, spiagge e luoghi di ritrovo?
Anna Follari
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